Sei straniero, nasci e vivi in Italia?
A Sotto il Monte sei cittadino onorario

Sotto il Monte come Nichelino, il comune in provincia di Torino che lo scorso maggio ha riconosciuto la cittadinanza onoraria a 500 giovanissimi nati negli ultimi dieci anni nel comune piemontese da genitori di origine straniera. Un esempio che si vuole seguire in provinicia

Bergamo come Nichelino, il comune in provincia di Torino che lo scorso maggio ha riconosciuto la cittadinanza onoraria a 500 giovanissimi nati negli ultimi dieci anni nel comune piemontese da genitori di origine straniera.

A spiegare come e perché il comune abbia compiuto questa scelta, il sindaco Giuseppe Catizone che si è confrontato con una quindicina di sindaci bergamaschi. L'incontro è stata promosso dalla Cisl che già a giugno ha presentato il progetto "Carta dei diritti” con l'intenzione di stimolare le amministrazioni della provincia a riconoscere, seppur in via informale, la cittadinanza ai ragazzi che vivono sul territorio, a prescindere dalla loro origine.

Per Catizone "il tema è ormai ineludibile, la scelta fatta dal nostro consiglio comunale è stata un atto politico, che definisce un situazione di fatto: chi nasce in Italia è italiano. È anacronistico non riconoscerlo" "Intendiamo confrontarci con gli amministratori per integrare e migliorare il nostro documento. Chiediamo ai sindaci il loro aiuto per capire cosa manca per una carta più piena e vera che rispecchi la realtà" ha affermato Mimma Pelleriti della segreteria Cisl.

"Il riconoscimento della cittadinanza onoraria a chi nasce e vive in Italia è un gesto simbolico, ma importante. Le comunità sono già società multiculturali a cui gli amministratori danno risposte concrete, ma c'è bisogno di gesti coraggiosi" ha commentato il segretario generale Ferdinado Piccinini.

Una prima immediata adesione è arrivata dal sindaco di Sotto il Monte Eugenio Bolognini: "Nel mio comune la presenza di stranieri è molto limitata ma per me il riconoscimento non solo è un gesto simbolico, ma anche un dovere morale".

Ricco il dibattito animato dagli interventi dei sindaci Gianfranco Masper di Treviolo, Gabriele Riva di Arzago d'Adda, Perlita Serra di Curno.

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