Rinnovato il Senato accademico
Giuseppe Bertagna non è stato eletto

Prende corpo l'università del dopo riforma. Dal primo ottobre, decadute le Facoltà, sono operativi i nuovi Dipartimenti e di qui alla fine dell'anno gli atenei procederanno al rinnovo degli organi di ateneo. L'Università ha rinnovato il Senato accademico per 2012-2015.

Prende corpo l'università del dopo riforma. Dal primo ottobre, decadute le Facoltà, sono operativi i nuovi Dipartimenti e di qui alla fine dell'anno gli atenei procederanno al rinnovo degli organi di ateneo.

Ieri l'Università di Bergamo ha rinnovato il Senato accademico per il triennio 2012-2015. Alta l'affluenza dei votanti tra i docenti, di poco superiore al 74% («segno che i colleghi vivono pienamente la vita dell'ateneo» ha commentato il rettore Stefano Paleari). Diciassette i membri da eleggere, contro i 25 pre-riforma. I nuovi membri del Senato accademico sono i direttori dei Dipartimenti di Scienze aziendali ed economiche, Gianfranco Rusconi (96 voti), di Ingegneria, Paolo Riva (89), di Lingue e letterature straniere, Maurizio Gotti (74), di Giurisprudenza, Barbara Pezzini (72) e di Lettere e filosofia, Andrea Bottani (71); i professori ordinari Annalisa Cristini (31 voti), Gianmaria Martini (28) e Walter Fornasa (14); i professori associati Flaminia Nicora (40), Fabio Scotto (24) e Francesco Lo Monaco (18); i ricercatori Giovanni Salesi (51 voti) e Raul Calzoni (32 voti) e i rappresentanti del personale amministrativo e tecnico Fabrizio Antonio (28) e Michela Farina (25).

Restano da nominare due studenti, la cui elezione avverrà in novembre. Con la nuova gestione decade la presenza di diritto, nel senato, di quelli che un tempo erano i presidi di facoltà. Solo cinque i posti disponibili per loro.

Dal rinnovato organismo accademico resta escluso Giuseppe Bertagna (per lui 54 voti), direttore del dipartimento di Scienze umane e sociali, il quale, da non eletto, siederà in senato ma senza diritto di voto. Il nuovo organismo, che esercita tutte le competenze relative alla programmazione e al coordinamento delle attività didattiche e di ricerca dell'ateneo, si riunirà per la prima volta il prossimo 29 ottobre. «L'alta affluenza alle urne è un segnale importante per l'avvio del nuovo corso – commenta il prorettore Remo Morzenti Pellegrini –. Una votazione che va al di là dei settori scientifici disciplinari, rappresenta tutti i dipartimenti e vede in senato un buon numero di donne».

Entro la fine dell'anno sarà rinnovato anche il Consiglio di amministrazione (responsabile della strategia di azione e della gestione amministrativa, finanziaria e patrimoniale dell'ateneo), che passa da 17 a 11 membri (il rettore, tre membri esterni, cinque interni e due studenti). A differenza del senato accademico il cda viene designato, non eletto.

Ca. Bi.

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