Asse interurbano: una discarica
C'è di tutto da Mapello a Seriate

Una discarica lunga quasi 50 km, senza vincoli né costi, né orari né problemi di raccolta differenziata. Potrebbe anche trattarsi di una grossa novità se non fosse che la discarica in questione è il tratto di asse interurbano che va da Mapello a Seriate

Una discarica lunga quasi 50 chilometri, fuori dalla città, senza vincoli né costi, né orari né problemi di raccolta differenziata. Come presentazione potrebbe anche trattarsi di una grossa novità se non fosse che la discarica in questione è il tratto di asse interurbano che va da Mapello a Seriate, lungo il quale il degrado, la sporcizia, i rifiuti abbandonati e un arredo urbano trasandato sono elementi costanti preoccupanti.

Non occorre essere osservatori attenti né, tantomeno, fermarsi a bordo strada e scendere dell'auto per accorgersi della situazione perché tutto, purtroppo, è ben visibile. Con l'intento di scoprire quali sono le zone più bersagliate da questo malcostume di abbandonare i rifiuti per strada, quali invece quelli meglio preservati e stilare una sorta di mappa ecco cosa è risultato da un viaggio di poco più di un'ora lungo l'asse.

Sul tragitto Mapello-Seriate, la situazione peggiora dopo la fine dell'ultima galleria della zona Bonate-Curno con almeno un paio di chilometri tempestato di rifiuti. A bordo strada, oltre il guardrail, le aiuole praticamente scompaiono sotto bottiglie, cartacce, lattine, vetri, gomme di automobili, sacchi neri. 

Lo scempio è però nelle due aree di sosta, lungo questo tratto fino all'altezza dell'uscita di Curno: la quantità di rifiuti abbandonati è decisamente più alta ma, soprattutto, non è tutta abbandonata oltre il guardrail ma direttamente sulla strada tanto da rendere pericolosa un'eventuale fermata per lo spazio ridotto e per la pericolosità degli oggetti abbandonati.

A Seriate marcia indietro e ritorno verso Mapello. Tra Curno e Bonate però, ovvero fino all'inizio delle gallerie, riecco il degrado. Quantità di rifiuti sempre la stessa, ancora lungo i fossi che costeggiano la carreggiata ma soprattutto lungo le aree di sosta, bersagliate. Rispetto all'andata due elementi in più: tra i rifiuti compaiono anche materassi e grossi secchi di plastica.

E la Provincia responsabile della manutenzione di queste strade: come si comporta di fronte a tutto questo? «Al momento possiamo fare ben poco - ha risposto Renato Stilliti, dirigente del settore Viabilità e Trasporti -. Lo smaltimento rifiuti rientra nel capitolo "manutenzione strade" per cui avevamo stanziato 5 milioni di euro. Attualmente però tre di questi sono bloccati per i tagli e i restanti due li utilizzeremo per intervenire sulla pavimentazione».

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