Moio, Sos per il Bernigolo
Ora in campo c'è anche il Fai

Un grido d'allarme, che torna d'attualità, per il quale interviene anche il Fai. Il lago Bernigolo, in territorio di Moio de' Calvi, ha bisogno di cure urgenti. Le acque cristalline di un tempo sono ridotte da qualche anno a un bacino limaccioso.

Un grido d'allarme, che torna d'attualità, per il quale interviene anche il Fai. Il lago Bernigolo, in territorio di Moio de' Calvi, ha bisogno di cure urgenti. Le acque cristalline di un tempo sono ridotte da qualche anno a un bacino limaccioso.

Qui, in quello che è da sempre un paradiso dei pescatori, c'era un tempo anche uno stand di tiro al piattello. «È un problema che si trascina – sottolinea il sindaco Davide Calvi – e che più volte abbiamo sollevato. Purtroppo le sabbie mobili della burocrazia sono ben più complesse di quelle del lago e abbiamo sempre un rimpallo di responsabilità. L'Enel, proprietaria dell'area, ha predisposto un progetto di recupero dell'invaso, creato con la costruzione della diga negli anni '30. I distinguo nascono con gli di tutela, per i quali è necessario ogni volta approfondire le modalità di pulizia e la natura del materiale escavato».

Nell'estate 2005 le sollecitazioni del Comune e la siccità avevano stimolato un proclama d'intervento da parte di un tavolo tecnico dello Ster della Regione, a Bergamo.

«Il Bernigolo – si disse - è uno sbarramento artificiale di 550 mila metri cubi, di cui ben 420 mila interrati. Uno spreco di volumetria che va ridotto anche per consentire un deflusso più costante dai bacini Enel ad alta quota e dare acqua alla pianura».

Un intervento radicale non è mai stato attuato, se non quello del Comune di Moio per il risanamento idrogeologico delle sponde, con oltre 400.000 euro della Legge Valtellina. «La pulizia dell'invaso è un'urgenza – conferma il sindaco – e siamo felici dell'appello del Fai».

Sul sito www.iluoghidelcuore.it per il lago sono finora arrivate una trentina di segnalazioni. A Moio se ne aspettano… un mare.

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