«Più trasparenza in 3ª Circoscrizione»
Presenti e assenti, Lussana fa la conta

«Operazione trasparenza». L'ha ribattezzata così il presidente della terza Circoscrizione Daniele Lussana. All'ordine del giorno per la convocazione della prossima seduta sono state, infatti, affiancate presenze e assenze negli ultimi tre anni.

«Operazione trasparenza». L'ha ribattezzata così il presidente della terza Circoscrizione Daniele Lussana. Per i consiglieri sarà però come ritrovarsi con la «pagella», o quantomeno il voto in condotta, sbandierato ai quattro venti. All'ordine del giorno per la convocazione della prossima seduta sono state, infatti, affiancate, nero su bianco, le presenze (e soprattutto le assenze) negli ultimi tre anni. Il tutto con le consuete affissioni – 35 – distribuite sull'intero territorio circoscrizionale. Un gesto provocatorio se si vuole, ma del tutto legittimo trattandosi di dati pubblici e, in un certo senso dovuto, se si considera l'andazzo dell'ultimo anno e mezzo con sedute modello «deserto dei Tartari» durante le quali il numero legale è stato spesso garantito dalle opposizioni.

L'ultimo episodio giovedì 11 ottobre. Alle 21, su 15 consiglieri ce ne sono sette: 3 di maggioranza e 4 di minoranza. Per salvare il salvabile, cioè i provvedimenti con scadenza compresa l'assegnazione di alcuni contributi, non resta che il «take away» al contrario e cioè il consigliere prelevato al domicilio e portato in aula nonostante gli impegni casalinghi.

Scene tristarelle che hanno convinto il presidente, dopo una lettera di richiamo datata novembre 2011, a un altro gesto forte: «Era da tempo che volevo farlo proprio per la tendenza alla disaffezione sempre più marcata – spiega – una disaffezione che non riguarda solo il Consiglio, ma anche le commissioni, dove però, non essendoci il numero legale, bastano i soliti quattro gatti, ovvero i pochi consiglieri che, nonostante tutto, continuano a fare il loro dovere».

«So di dire una cosa forte – aggiunge Lussana – ma penso veramente che lo scarsissimo senso delle istituzioni dimostrato negli ultimi tempi e in casi ben più gravi da molti politici sul piano nazionale, sia lo stesso di chi pur essendo eletto in Circoscrizione non garantisce nemmeno la cosa basilare che è la presenza».

Quali sono allora i «promossi» e i «bocciati»? Limitandosi allo scorso anno, chi se la passa peggio è certamente Luigi Mistri (Lega Nord) che su 12 sedute non si è visto nemmeno a mezza: zero al quoto. Idem, ma con la scusante delle dimissioni al 15 aprile, Marco Duccoli, sempre Lega Nord, che cede di fatto il penultimo posto ad Alessandro Dottori (Pdl) presente solo in quattro occasioni. Un po' meglio, ma nemmeno troppo, la collega pidiellina Emanuela Sancinelli (7 sedute su 12), mentre Ivano Fidanza (Lega Nord) arriva a quota 8 con una percentuale di presenza del 67 per cento. Solo in quattro – che sono poi i famosi quattro gatti – registrano l'en plein e cioè 12 su 12: il presidente Daniele Lussana (Pdl), Ettore Maffi (Lista Bruni), Giambattista Pesenti (Pdl) e Ferruccio Rota (Pd).

E pensare che la terza Circoscrizione era nata con i riflettori puntati e la sala gremita di pubblico per via di quel ribaltone che, nel 2009, aveva visto l'elezione a presidente di un consigliere del centro sinistra (Aldo Cristadoro), nonostante la maggioranza di centrodestra. Poi il controribaltone, sul finire dell'anno seguente, quasi in concomitanza con l'abolizione del gettone di presenza per i parlamentini. Le malelingue sostengono che sulle presenze abbia influito e non poco. A pensar male…

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