Sgomento per la morte di Onorio
Aviatico si stringe al nipote

«Vogliamo bene a Valentino come sempre, lo stesso affetto che gli mostriamo da quando è bambino. In questo difficile momento siamo ancora più stretti: è un dolore reciproco per tutti. Da sempre abbiamo ammirato Valentino».

«Vogliamo bene a Valentino come sempre, lo stesso affetto che gli mostriamo da quando è bambino. In questo difficile momento siamo ancora più stretti: è un dolore reciproco per tutti. Da sempre abbiamo ammirato Valentino per la sua semplicità e bontà, un ragazzo naturale e laborioso. Valentino e Onorio erano legati da un'amicizia autentica».

A parlare con voce ferma è una dipendente della bottega Dentella gestita dalla famiglia di Onorio Dentella, il sessantaquattrenne rimasto vittima domenica del tragico incidente avvenuto nei boschi fra Aviatico e il monte Alben. «Non ci sono parole per quanto avvenuto - prosegue la commessa -, siamo tutti uniti nel dolore delle due famiglie. Sono tante le persone che ci stanno portando conforto».

La dinamica dell'incidente è stata ricostruita dai carabinieri di Albino e Clusone: Onorio era col nipote Valentino Carrara nei boschi sopra Aviatico per una battuta di caccia alla lepre, su un ripido pendio, quando all'improvviso Valentino, 25 anni, è scivolato lungo una scarpata e ha fatto partire un colpo di fucile, che ha colpito alla schiena lo zio, poco più avanti a lui.

«Una coppia affiatata: Onorio non aveva figli, si rispecchiava in Valentino. Ne parlava sempre con grande soddisfazione - spiega Francesco Dentella, presidente della locale sezione di Federcaccia -. A Valentino ha insegnato i segreti e la pratica della caccia alle lepri».

Ancora non è stata fissata la data dei funerali, prima dovrà essere fatta l'autopsia: il pm Carmen Santoro mercoledì 24 ottobre conferirà l'incarico al medico legale.

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