Sovere: morto carbonizzato
L'autopsia si farà mercoledì

Sarà eseguita mercoledì 24 ottobre a Bergamo l'autopsia sulla salma di Primo Savoldelli, il sessantaduenne di San Lorenzo di Rovetta morto carbonizzato sabato a Sovere, dopo essere rimasto coinvolto in un incendio innescato da una fiammata partita dal tagliaerba.

Sarà eseguita mercoledì 24 ottobre a Bergamo l'autopsia sulla salma di Primo Savoldelli, il sessantaduenne di San Lorenzo di Rovetta morto carbonizzato sabato a Sovere, dopo essere rimasto coinvolto in un incendio innescato da una fiammata partita dal tagliaerba in cui stava versando della benzina.

L'uomo stava eseguendo dei lavori di giardinaggio nella casa di sua proprietà in via don Gambarini a Sovere, dove risultava residente. Essendo impegnato da qualche mese a tempo pieno nella gestione dell'«Irish Pub» a San Lorenzo, Savoldelli si era stabilito in un appartamento proprio sopra questo locale e non utilizzando più da tempo la casa di Sovere, stava eseguendo alcuni lavori di pulizia per poterla poi vendere.

Sabato l'uomo aveva deciso di ripulire il giardino dalle erbacce e di falciare l'erba. Secondo le ricostruzioni effettuate dai carabinieri di Sovere e da quelli del Reparto operativo di Bergamo, verso le 16,30 l'uomo stava versando della benzina nel tagliaerba.

Savoldelli si trovava all'interno del box mentre il tagliaerba era collocato proprio sull'uscio del garage. Forse per una scintilla del motore, forse per un sigaro che l'uomo teneva sempre in bocca, è partita una fiammata che lo ha investito in pieno. Difficile poi capire cosa possa essere successo: Savoldelli potrebbe essere finito riverso a terra e la benzina, spargendosi nel box, aver innescato un incendio che ha distrutto ogni cosa. Oppure l'uomo potrebbe aver cercato di scappare, ma, trovando il passaggio d'uscita ostruito dal tagliaerba avvolto dalle fiamme, sarebbe rimasto intrappolato all'interno del garage.

Sabatoinfatti in via Don Gambarini nessuno si è accorto di niente: il fumo che usciva dal box (posto in fondo a una breve discesa), la parete annerita e le lamiere della porta piegate dal calore purtroppo non sono stati notati dalla strada né dai vicini e quindi nessuno ha lanciato l'allarme.

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