Violenze su due fidanzate:
sei anni a 21enne valdimagnino

Avrebbe abusato sessualmente di due ragazze, all'epoca dei fatti sue fidanzate, umiliandole in più occasioni e prendendole a schiaffi e pugni, in un paio di occasioni sequestrandole in casa contro la loro volontà: 6 anni di reclusione a un 21enne della Valle Imagna.

Avrebbe abusato sessualmente di due ragazze, all'epoca dei fatti sue fidanzate, umiliandole in più occasioni e prendendole a schiaffi e pugni, in un paio di occasioni sequestrandole in casa contro la loro volontà, e nei confronti di una di queste si sarebbe anche reso responsabile di stalking, tempestandola di telefonate e sms dal tono di volta in volta amoroso o minaccioso.

Giovedì 25 ottobre con rito abbreviato il giudice dell'udienza preliminare Giovanni Petillo ha condannato per tutti questi fatti un ventunenne disoccupato della Valle Imagna - difeso dall'avvocato Stefania Russo - a sei anni di reclusione. Il giovane (ora agli arresti domiciliari in una comunità per tossicodipendenti e con un precedente penale) è stato assolto solo da uno dei numerosi capi di imputazione, e cioè dai maltrattamenti nei confronti della prima delle due fidanzate, una sua coetanea pure della Valle Imagna: non avendo i due convissuto (requisito per la configurazione di quel tipo di reato) è stato assolto.

Il gup ha disposto anche il risarcimento del danno in favore della seconda ragazza (dell'Isola), che si era rivolta all'associazione Aiuto Donna - Uscire dalla violenza onlus, e che era parte civile con l'avvocato Marcella Micheletti; non si è invece costituita la prima ragazza.

Gli episodi contestati risalirebbero già ad agosto 2009, quando il giovane frequentava la prima fidanzata, all'epoca appena diciottenne: secondo quanto poi denunciato dalla giovane e contestato dalla Procura, il loro rapporto avrebbe visto fin da subito numerose umiliazioni inflitte alla ragazza, spesso picchiata. Il culmine nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2010, quando la ragazza sarebbe stata costretta dall'imputato a restare in casa con lui (di qui l'accusa di sequestro) e, dopo averle strappato il cellulare l'avrebbe costretta a un rapporto orale.

Non molto meglio, secondo le accuse, sarebbe andato il rapporto con la fidanzata successiva, a partire da febbraio 2011: costretta a seconda dei suoi umori a truccarsi oppure no, in varie occasioni sarebbe stata anche obbligata a pulire l'appartamento dopo che lui lo aveva volontariamente sporcato. A giugno 2011, dopo averla presa a calci e pugni, legandola con le mani dietro la schiena l'avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale.

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