Famiglie e insidie del web:
ecco una guida per evitarle

Web benedetto o maledetto? Dipende dai punti di vista. Certo, a sentire gli autori di «Sani e Salvi», la guida sulla sicurezza informatica destinata ai nativi digitali e alle loro famiglie, c'è veramente poco da stare allegri.

Web benedetto o maledetto? Dipende dai punti di vista. Certo, a sentire gli autori di «Sani e Salvi», la guida sulla sicurezza informatica destinata ai nativi digitali e alle loro famiglie – scritta a quattro mani da Mario Leone Piccinni e Sergio Brigenti per il Credito Bergamasco e presentata in Sala Traini – c'è poco da stare allegri.

La strada delle nuove tecnologie è di quelle senza ritorno – avvertono gli autori – e piena di insidie, quindi meglio attrezzarsi per sé e per i propri figli. Qualche dato per chiarire le dimensioni del fenomeno: il 45% dei tredicenni italiani usa il computer da quando ha 10 anni, l'85% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni ha un profilo sui social network, 3 milioni di bambini hanno creato un avatar, vale a dire un alter ego virtuale (e «gli adulti rischiano di conoscere la "second life" dei loro figli quando è troppo tardi» dice Piccinni, ufficiale della Guardia di Finanza ed esperto di «computer crimes»), il 32% dei minori dà numeri a sconosciuti attraverso il web e il 27% li incontra di persona.

A Michele Brunelli, docente di Storia dei paesi arabo islamici all'Università di Bergamo, e al direttore de L'Eco di Bergamo, Giorgio Gandola, il compito di evidenziare gli aspetti positivi del web: il direttore ha parlato della complementarietà di web, tv e giornali, della necessità di una nuova tipologia di giornalisti, di informazione online spesso non certificata («meglio fidarsi dei siti dei quotidiani che delle notizie trovate in rete»). «Il web è il futuro ma la forza delle idee continuerà a fare la differenza».

Come difendersi dalle trappole? Leggi tutto su L'Eco di bergamo del 27 ottobre

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