Berlusconi: «Ritorno in campo
Ma non mi candiderò premier»

«Ieri la sentenza del Tribunale di Milano è stata non solo inaspettata ma anche incredibile e intollerabile nella quale sono stato presentato come una persona con una particolare capacità a delinquere. Credo che si sia passato il limite». Così Silvio Berlusconi.

«Ieri la sentenza del Tribunale di Milano è stata non solo inaspettata ma anche incredibile e intollerabile nella quale sono stato presentato come una persona con una particolare capacità a delinquere. Credo che si sia passato il limite». Così il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa a Villa Gernetto a Lesmo.

«Ho ragionato a lungo - ha aggiunto - su questo e sulla situazione italiana e confermo la mia decisione di non presentarmi come candidato alla presidenza del Consiglio in modo da facilitare l'unione dei moderati, ma ho cambiato il programma che mi ero dato. Intendo dedicare grande parte del mio tempo al Paese». «Confermo che nel nostro partito ci saranno le primarie».

Berlusconi ha continuato così: «Nei prossimi giorni decideremo con i vertici del mio partito se togliere la fiducia al governo o, vista la vicinanza con la fine della legislatura, se lasciargli finire il mandato». «Il governo dei tecnici ha introdotto misure che portano l'economia in una spirale recessiva».

E ancora: «La giustizia italiana non può andare avanti così, la nostra non è una democrazia ma una dittatura della magistratura, una magistratocrazia. Non possiamo sopportare più questa situazione. Mi adopererò per una riforma della giustizia affinchè non possa accadere più ai cittadini italiani quello che è capitato a me».

© RIPRODUZIONE RISERVATA