Il laureato, il fantino e l'egiziano
presi con un chilo di cocaina

Dal viaggio in Marocco sono tornati con in pancia un chilo e cento grammi di hashish, confezionati in ovuli termosaldati ed ingeriti. Ma lo strano terzetto di palermitani (una guida turistica laureata in lettere antiche, un fantino e un 35enne di origini egiziane) non l'ha fatta franca.

Dal viaggio in Marocco sono tornati con in pancia un chilo e cento grammi di hashish, confezionati in ovuli termosaldati ed ingeriti per cercare di eludere i controlli doganali. Ma lo strano terzetto di palermitani (una guida turistica laureata in lettere antiche, un fantino e un trentacinquenne di origini egiziane, ma cittadino italiano) non l'ha fatta franca: atterrati all'aeroporto di Orio al Serio con un volo Ryanair proveniente da Fes, sono stati scoperti dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane, in collaborazione con i militari della compagnia di Orio della Guardia di Finanza, che li hanno arrestati.

Il volo low cost Fes-Orio al Serio è considerato degli operatori doganali tra quelli «a rischio» per quanto riguarda il possibile traffico internazionale di stupefacenti. I controlli, in questo caso, sono dunque molto serrati. Così, sabato sera, non sono passati inosservati i segni di nervosismo che i tre avevano manifestato alla dogana.

Ad evacuazione completata, è stato appurato che si trattava di confezioni termosaldate contenenti complessivamente un chilo e cento grammi di hashish. Tutti e tre hanno fornito al gip la loro versione dei fatti. Il laureato in lettere ha sostenuto di aver agito per necessità economiche, dato che lavora solo saltuariamente come guida turistica, specificando anche che il trasporto di droga non era programmato, bensì la scelta sarebbe maturata lì per lì, in Marocco. Stessa versione per il fantino: avrebbe dichiarato di essersi trovato in difficoltà economiche e di aver agito per questo. L'arresto è stato convalidato e tutti e tre sono stati scarcerati.

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