Cimadoro all'estero a cacciare
Le sue società sotto la lente

L'accusa nei confronti di Gabriele Cimadoro è quella di aver esercitato pressioni sul Comune di Palazzago per indirizzare cambi di destinazione d'uso di alcuni terreni. Da qui le indagini di pm e carabinieri. Sotto la lente le sue società.

L'accusa nei confronti di Gabriele Cimadoro, cognato di Antonio di Pietro e deputato dell'Idv indagato per concorso in abuso d'ufficio, è quella di aver esercitato pressioni sul Comune di Palazzago per indirizzare cambi di destinazione d'uso di alcuni terreni nell'ambito del Pgt. Per un ritorno personale o per favorire terze persone? È la domanda a cui il pm Giancarlo Mancusi e i carabinieri di Zogno stanno cercando di dare risposta.

Per il momento la posizione del parlamentare, residente a Palazzago dove in passato è stato sia assessore sia consigliere di minoranza (il presunto reato è però contestato in qualità di «esterno», e cioè quando Cimadoro non ricopriva cariche comunali), risulta defilata e non è escluso che possa essere archiviata. Ma gli accertamenti nei suoi confronti proseguono. Sotto la lente degli investigatori sono così finiti, tra le altre società, il Consorzio San Sosimo e l'immobiliare San Sosimo srl che hanno interessi nell'omonima frazione di Palazzago e che portano in entrambi i casi all'onorevole.

Tra l'elenco delle società consorziate c'è la Helvetia 2 srl, l'immobiliare di via Masone 3 a Bergamo che fa capo a Cimadoro. Il parlamentare figura come titolare di quote, l'amministratore unico è invece la moglie Barbara Mazzoleni, sorella di Susanna, la consorte di Antonio Di Pietro. Sempre «San Sosimo» è il nome della srl, con sede in via Mai a Bergamo, che dal 2004 si occupa di compravendite, costruzioni e ristrutturazioni di «beni immobili, urbani rustici, industriali sia in Italia che all'estero». Anche qui nell'organigramma compare Cimadoro, componente del cda.

Cimadoro durante l'inchiesta non è mai stato sentito, né risulta aver ricevuto avvisi di garanzia (è una prassi legittima). Raggiunto telefonicamente in Macedonia, dove è impegnato in alcune battute di caccia, il deputato conferma al nostro giornale di essere all'oscuro di ciò che gli viene contestato. «Ho parlato con mia moglie, che mi ha informato di quanto pubblicato in questi giorni sul mio conto - spiega -. Sono all'estero, non ho la possibilità di leggere giornali».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 6 novembre

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