Maresciallo va a processo
per due ore di straordinario

Due ore di straordinario annotate sul memoriale di servizio ma che non avrebbe fatto, per un danno erariale pari a 27,52 euro. È una delle accuse per cui ieri il maresciallo Claudino Follesa, 54 anni, all'epoca comandante dei carabinieri di Fiorano, è finito a processo.

Due ore di straordinario annotate sul memoriale di servizio ma che non avrebbe fatto, per un danno erariale pari a 27,52 euro. È una delle accuse per cui ieri il maresciallo Claudino Follesa, 54 anni, all'epoca comandante dei carabinieri di Fiorano (ora trasferito), è finito a processo.

Truffa ai danni dello Stato è il reato ipotizzato. Il militare, secondo le contestazioni avrebbe segnato per il 27 ottobre 2011 quattro ore di straordinario, restando però in servizio solo per due. La difesa, chiedendo il non luogo a procedere, ieri ha sottolineato che le due ore erano state lavorate in altra occasione.

Ci sono poi due contestazioni di peculato, riguardanti l'auto di servizio. La sera del 19 ottobre 2011 il sottufficiale l'avrebbe utilizzata per riaccompagnare a casa (a Bergamo) una psicologa dopo una cena ufficiale a Gazzaniga.

Il giorno successivo con la stessa auto si sarebbe fatto accompagnare all'ospedale di Piario per una visita che, per il pm, era programmata da tempo. La difesa sostiene per il primo caso che, vista l'ora, la psicologa avrebbe corso rischi a tornare da sola. Per l'episodio dell'ospedale il maresciallo si sarebbe trovato nella necessità di ricorrere alle cure mentre era in servizio.

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