Basta degrado, negozi e market
nell'ex cinema Mirage a Clusone

Riparte il piano integrato d'intervento dell'ex cinema Mirage a Clusone. Prevede la trasformazione dell'area dove sorge la sala cinematografica ormai abbandonata, situata proprio all'ingresso del centro abitato per chi sale da Bergamo.

Riparte il piano integrato d'intervento dell'ex cinema Mirage a Clusone. Prevede la trasformazione dell'area dove sorge la sala cinematografica ormai abbandonata, situata proprio all'ingresso del centro abitato per chi sale da Bergamo.

L'intesa fra i privati e il Comune risale al 2009 ma la faccenda è andata per le lunghe e, dopo la chiusura, il vecchio cinema è diventato persino ricovero di alcuni senza tetto (non certo un bel biglietto da visita per la cittadina), fra l'altro oggetto anche di un recente incendio. La scorsa settimana i privati hanno depositato il progetto preliminare, facendo ripartire l'iter.

Al posto dell'ex cinema sorgerà un complesso commerciale servito da un parcheggio interrato ed esteso su una superficie di 2.400 metri quadrati. Qui troveranno posto alcuni negozi ma soprattutto un grande supermercato che, precisa il sindaco Paolo Olini, «non sarà una nuova licenza, ma il trasferimento di un punto vendita già attivo». Il piano integrato era in capo al gruppo «Lombardini», ma la holding bergamasca ha passato la mano a un altro privato, che provvederà a realizzare il supermercato, cedendolo una volta ultimato.

Cambia la forma, non la sostanza: «Il progetto riparte dopo numerosi incontri – prosegue Olini – durante i quali siamo riusciti a mantenere invariati anche gli standard economici». È proprio sulla contropartita che l'affare si complica: il Comune consente infatti tre trasformazioni edilizie, in cambio delle quali ottiene il palazzetto dello sport ai «Prati mini».

Oltre al Mirage (dal quale arriveranno 1,8 milioni di euro), ci sono l'ex «Bosio Lina» (2 milioni) e la «Collina San Giorgio» (600 mila euro). Totale 4,4 milioni di euro, il costo della struttura sportiva. Al momento sembra però partire il solo Mirage, mentre gli altri due restano al palo («contatti informali – spiegano dall'Amministrazione – ma nessun atto ufficiale»).

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