Il nuovo ospedale cambia i vetri
Si studia un doppio centro prelievi

Il Centro prelievi degli Ospedali Riuniti di Bergamo, quando il nuovo «Papa Giovanni XXIII» sarà operativo, verrà trasferito alla Trucca. Ma questa dislocazione potrebbe causare problemi all'utenza: è quanto è emerso nel recente incontro tra Cgil, Cisl e Uil e Asl.

Conta 200 mila accessi l'anno, in media 600 al giorno, con punte di 500 ingressi nelle due ore di punta, dalle 7 alle 9: è il Centro prelievi degli Ospedali Riuniti di Bergamo che, quando il nuovo «Papa Giovanni XXIII» sarà operativo, verrà trasferito alla Trucca. Ma questa dislocazione potrebbe causare problemi all'utenza: è quanto è emerso nel recente incontro tra Cgil, Cisl e Uil e Asl.

L'Asl, dal canto suo, ha lanciato la proposta alla Direzione Riuniti: mantenere un punto prelievi in città. L'Azienda sanitaria potrebbe mettere a disposizione, in affitto, suoi spazi in via Clara Maffeis o nel distretto di Borgo Palazzo.

«Le ipotesi sono buone – dice la dg Mara Azzi – ma prima c'è il trasloco». E sull'identica linea i Riuniti, che si sono detti comunque disponibili al progetto di un Centro prelievi «satellite». La Cgil evidenzia che potrebbe anche restare attivo quello attuale, a cui si accede da via XXIV Maggio, almeno fino a quando i Vecchi Riuniti non avranno altra destinazione. E la stessa Azienda ospedaliera già da tempo pare stesse studiando l'ipotesi di un Centro prelievi da mantenere in città come servizio all'utenza, eventualmente in edifici di sua proprietà. Forse al Matteo Rota.

Nel frattempo è cominciata l'operazione di sostituzione dei vetri dell'hospital street che risultavano danneggiati o ammalorati e che i tecnici della commissione di collaudo per l'appalto principale e integrativo avevano chiesto di cambiare.

È questo uno dei lavori che vengono ritenuti essenziali per il rilascio dei collaudi e quindi per completare il percorso verso l'accreditamento Asl e l'apertura del «Papa Giovanni XXIII».

E a proposito dei documenti ancora mancanti e necessari al collaudo, i Riuniti nei giorni scorsi hanno deciso di presentare istanza in Tribunale perché fosse intimata la consegna dei documenti della corretta posa in opera per un'azienda che si era occupata dell'installazione delle porte tagliafuoco. Il tribunale ha fissato la comparsa delle parti davanti al giudice per il 27 novembre. 

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