Sciopero benzinai dal 12 al 14
Meglio non restare «a secco»

Per evitare di restare a secco conviene fare un po' di benzina o gasolio. Anche a Bergamo i benzinai si preparano allo sciopero del 12, 13 e 14 dicembre. Il gruppo benzinai di Ascom ha indetto un'assemblea straordinaria per lunedì10 dicembre.

Per evitare di restare a secco conviene fare un po' di benzina o gasolio. Anche a Bergamo i benzinai si preparano allo sciopero del 12, 13 e 14 dicembre. Il gruppo benzinai di Ascom ha indetto un'assemblea straordinaria per lunedì 10 dicembre alle 21 in Ascom (Sala Villa – Via Borgo Palazzo 137 Bg) per aggiornare i gestori sui problemi e sulle modalità di adesione alla mobilitazione promossa da Figisc/Anisa Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl.

«Le nostre Federazioni nazionali hanno dichiarato lo stato di agitazione della categoria, perché la gravissima situazione in cui versano le persone e le famiglie non consente ulteriori ritardi alla richiesta di dare risposte tangibili all'emergenza– dichiara Giuseppe Milazzo, presidente del gruppo benzinai di Ascom Bergamo –. Abbiamo avvertito il governo che provvederemo alla chiusura degli impianti ed alle altre forme di protesta se non verranno presi provvedimenti di immeditata applicazione, sul problema dei margini, delle carte di credito e dell'indebitamento della categoria».

Diverse sono le iniziative della mobilitazione, che prende il via con la  chiusura di tutti gli impianti della rete di distribuzione carburanti dal 12 al 14 dicembre 2012, senza garanzia dei livelli minimi di servizio.

Alla serrata si aggiungono altre forme di protesta: la manifestazione nazionale a Roma il 12 dicembre, con presidio in Piazza Montecitorio; l'istituzione del «no rid day» in un giorno a scelta tra il 21, 22 e 23 dicembre prossimo, cioè una protesta attraverso la quale ciascun gestore manderà “insoluto” il pagamento di una fornitura di carburanti, a titolo del parziale anticipo sull'adeguamento della propria remunerazione definita dalla contrattazione per il rinnovo degli accordi collettivi nazionali.

Infine la mobilitazione comprende anche il rifiuto del pagamento con carte di credito, pagobancomat, ecc. dei rifornimenti nella settimana che va dal 24 al 30 dicembre prossimi.

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