Fara, ripescato un cadavere
In acqua da mesi, irriconoscibile

Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, è stato scoperto, lunedì 10 dicembre, nella diga di Sant'Anna, in territorio di Fara d'Adda, quasi al confine con Vaprio. Per il momento non si ha nessuna idea di chi possa essere.

Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, è stato scoperto, lunedì 10 dicembre, nella diga di Sant'Anna, in territorio di Fara d'Adda, quasi al confine con Vaprio. Per il momento non si ha nessuna idea di chi possa essere.

È stato il custode della diga a notare il cadavere verso le 13,30, nei pressi della paratoia. Era incastrato sul fondo del bacino artificiale che, all'altezza della diga, alimenta il canale dell'ex linificio. Sono subito intervenuti i sommozzatori di Treviglio che hanno recuperato il corpo. Sul posto anche i carabinieri di Fara d'Adda e i vigili del fuoco di Bergamo, Treviglio e Dalmine.

Per ora è inutile fare supposizioni sull'identità dell'uomo, irriconoscibile vista la lunga permanenza in acqua. Si sa soltanto che è di razza bianca, sul corpo non c'era nemmeno nessun oggetto, come un anello o una catenina, utile per il riconoscimento.

Lo stato di decomposizione è in stato così avanzato che si ipotizza addirittura che il corpo fosse nell'Adda da mesi. Il cadavere, che era ricoperto di fango, è stato per il momento trasferito nella camera mortuaria del cimitero di Fara d'Adda in attesa dell'autopsia. che quello incastrato sul fondo del bacino artificiale che , all'altezza della diga sant'Anna di Fara d'Adda, alimenta il canale dell'ex linificio,

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