I commenti dei familiari:
«Grande, quasi ci si perde»

Senza illuminazione stradale e indicazioni ben visibili raggiungere il nuovo ospedale è stato per i primi parenti in visita l'unico vero disagio da superare. A breve sarà a disposizione anche un'applicazione per smartphone e tablet.

Senza illuminazione stradale e indicazioni ben visibili raggiungere il nuovo ospedale è stato per i primi parenti in visita l'unico vero disagio da superare. Perché una volta parcheggiata l'auto e raggiunto l'ingresso è stato un po' come lasciarsi alle spalle un tunnel oscuro. Nel quale, poi, sono ripiombati all'uscita. E per ritrovare la strada di casa qualcuno ha messo in conto diverse retromarce per imbocchi sbagliati.

«Non c'è segnaletica - ha rimarcato Maurizio Faccinato di Cividate al Piano -. E con questo buio non si capisce dove si sta andando. Si procede a istinto e a forza di sbagliare prima o poi l'entrata giusta la trovi. Per il resto mi piace questo stile americano della struttura, così esagerato». Anche Tiziana Ceruti ha avuto difficoltà con l'entrata e i parcheggi: «Dalla via del pronto soccorso non si poteva procedere così sono tornata indietro a verificare altre possibilità». «Se vuol il mio parere - continua la signora di Treviolo - hanno avuto fretta di aprirlo sicuramente per accondiscendere a interessi economici. In effetti, si guardi attorno, sembra ancora di essere in un cantiere».

Lo scetticismo della signora accomodata nelle sala d'aspetto del reparto di ematologia (tra poltrone ancora nastrate, scatoloni accatastati per terra un po' aperti e un po' chiusi di materiale paramedico vario) è stemperato da chi ci vede il naturale svolgersi di un trasloco. «È normale - spiega Pierluigi Federici di Bergamo - non trovare in questa fase tutto in ordine. Capita in tutte le cose e lo start up di un ospedale nuovo non sfugge di certo a questa regola non scritta». Comunque quel centinaio di parenti che per primi hanno varcato la vetrata d'ingresso sono rimasti sorpresi dall'ottimo servizio d'accoglienza. Infatti distribuiti lungo la grande «U» dell'hospital street i volontari distribuivano cartine particolareggiate, indicavano i percorsi per raggiungere le torri «sei» e «sette» nelle quali erano concentrati i reparti diventati operativi ieri. Anche senza la mappa ci si poteva benissimo orientare con il grande pannello informativo allestito all'ingresso con un lungo elenco in ordine alfabetico delle possibili destinazioni.

«A breve - fanno sapere dall'azienda - sarà a disposizione anche un'applicazione per smartphone e tablet che renderà la vita più facile ai parenti in visita. Resta il fatto che il servizio accoglienza "umano", che dà un supporto iniziale e gratuito al punto informazioni del nuovo ospedale, resterà attivo fino a gennaio quando entreranno in funzione gli ambulatori e il centro prelievi».

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