La Messa nella cappella provvisoria
Aperta una sala multicredo

È stata celebrata nella cappella provvisoria la prima Messa nel nuovo ospedale. Inoltre nel nuovo ospedale è stata aperta una sala multicredo per dare la possibilità a chi professa fedi diverse dalla religione cattolica di avere un luogo dove pregare.

È stata celebrata nella cappella provvisoria la prima Messa nel nuovo ospedale di Bergamo e fra' Sergio, nella sua omelia, non ha potuto non citare Papa Giovanni XXIII: la struttura, attiva da sabato 15 dicembre, porta infatti il suo nome.

La funzione era alle 17 e vi hanno partecipato tutti i vertici dell'ospedale con alcuni parenti dei degenti. Circa una trentina di persone che si sono riunite per pregare nell'aula 4 dell'area dedicata alla Formazione (ingresso 53), in attesa che si concludano i lavori della chiesa che sorge proprio all'ingresso della struttura ospedaliera.

L'omelia è stata incentrata sul tema della gioia: «La gioia - ha detto il frate cappuccino - è la commistione perfetta tra se stessi, la vita e il Signore. Davanti alle sfide della quotidianità, le persone devono avere una visione più ampia, entrando in comunione con sè e quindi con Dio». Poi un riferimento a Papa Giovanni: «Il Pontefice lo diceva sempre: la pace nasce dalla giustizia» ha detto il frate, che ha anche ricordato l'organizzazione delle Messe: da lunedì i frati cappuccini celebreranno anche la liturgia feriale, alle 7,30 di ogni giorno. La domenica le Messe saranno alle 7.30, 10.30 e 17.

Proseguono inoltre le Messe anche ai Riuniti di Bergamo finchè vi saranno pazienti. Inoltre nel nuovo ospedale è stata aperta una sala multicredo per dare la possibilità a chi professa fedi diverse dalla religione cattolica di avere un luogo dove pregare. Prevista inoltre, proprio come ai Riuniti, l'assistenza spirituale ai pazienti direttamente nei vari reparti della struttura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA