Collegio Baroni, riapre il cantiere
«Lavori completati in due anni»

Dopo otto mesi di stop il cantiere dell'ex collegio Baroni, avviato nel novembre 2011 per l'ampliamento del polo umanistico dell'Università, è pronto a ripartire. All'origine del lungo fermo il crollo di un muro di confine.

Dopo otto mesi di stop il cantiere dell'ex collegio Baroni, avviato nel novembre 2011 per l'ampliamento del polo umanistico dell'Università, è pronto a ripartire. All'origine del lungo fermo il crollo di un muro di confine nella prima fase dei lavori e nei mesi successivi l'intervento della Soprintendenza che aveva rilevato difformità tra alcune demolizioni eseguite all'interno dello stabile di via San Tomaso 40 e quanto autorizzato dallo stesso ente preposto alla tutela dei beni architettonici.

Il progetto (che prevedere la ristrutturazione dell'edificio che si affaccia su via San Tomaso e la costruzione di un nuovo stabile sul terreno sottostante l'ex collegio Baroni), una volta modificato, ha avuto il via libera della Soprintendenza e ieri è stato approvato dal cda dell'Università. Ora l'ateneo invierà la documentazione agli uffici tecnici del Comune per il via libera alla variante.

«Abbiamo optato per una scelta conservativa – spiega l'ingegner Paolo Riva, responsabile unico del procedimento – e rivisto il progetto del nuovo stabile. Non faremo più l'aula magna, che sorgerà nell'ex chiesa di Sant'Agostino, e rinunceremo al parcheggio interrato nel quale avrebbero trovato posto una trentina di auto del personale dell'ateneo».

Il fabbricato di via San Tomaso 40, edificato nel '400, è stato rimaneggiato nel sei/settecento e ingrandito nell'800. Le demolizioni delle parti più recenti hanno portato alla luce gli elementi quattrocenteschi, comprese alcune decorazioni di pregio che saranno sottoposte ad uno specifico intervento di restauro.

«I lavori ad oggi eseguiti hanno fatto inaspettatamente emergere aspetti ed elementi architettonici rinascimentali che raramente si sono conservati nei borghi di Bergamo – si legge nella relazione tecnica dei progettisti –. Alla luce di questi rinvenimenti, il progetto tende a valorizzare la fase rinascimentale e prevede il ripristino degli spazi originari (saloni, porticato, loggiati) e la conservazione degli elementi di rilievo (volte, solai lignei, elementi lapidei, decorazioni pittoriche)».

Nello stabile troveranno posto 4 nuove aule (che si aggiungono alle 8 già previste dal progetto iniziale) da 120/180 posti l'una, una zona studio per gli studenti e un bar. Nello stabile di via San Tomaso ci saranno gli uffici di docenti e personale amministrativo.

«Contiamo di finire i lavori in due anni e di partire il 2 gennaio – dice l'ingegner Riva –. Una volta portato a termine l'intervento sull'area dell'ex collegio Baroni, graviteranno circa 4 mila studenti».

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