Lombardia popolare, bufera Pdl
«Raimondi è fuori dal partito»

«Io non mando fuori nessuno. È lui che si è messo fuori da solo». Mario Mantovani, coordinatore regionale Pdl, scandisce: «Marcello Raimondi, insieme ad altri due consiglieri, ha fondato un gruppo autonomo. Quindi è fuori dal Pdl».

«Io non mando fuori nessuno. È lui che si è messo fuori da solo». Mario Mantovani, coordinatore regionale del Pdl, scandisce bene le parole: «Marcello Raimondi, insieme ad altri due consiglieri regionali, ha fondato un gruppo autonomo in Consiglio regionale. Quindi è fuori dal Pdl».

È Natale e ci si vuole tutti più bene, ma non nel complesso arcipelago di centrodestra: il Pdl perde i pezzi. Gli ex An che danno vita a «Centrodestra nazionale» e se vanno: i formigoniani che fondano Lombardia Popolare al Pirellone e vorrebbero restare. Ma Mantovani li caccia: l'ex assessore bergamasco, insieme ad Angelo Giammario e Doriano Riparbelli.

«Chiaro che sono fuori: si sono messi fuori. E non saranno ricandidati» precisa Mantovani. «Sono fuori dal Pdl perché hanno costituito un nuovo gruppo, non concordandolo con la segreteria regionale: perché a me Raimondi non ha detto nulla».

Quindi da viale Monza, sede del coordinamento regionale del partito, scatta il cartellino rosso. «Non c'è bisogno di alcuna procedura ai probiviri, sono fuori perché l'hanno deciso loro: noi ne prendiamo atto». 

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