Tav, giù la cascina-bunker
di un rapimento famoso del '73

«Certo, il bunker era ancora là sotto. In tutti questi anni lo abbiamo lasciato così com'era: all'interno c'erano ancora la branda, il tavolo e l'armadio. Io però non ci sono mai voluta entrare». Il bunker fu la prigione, 40 anni fa, di Luigi Rossi di Montelera.

«Certo, il bunker era ancora là sotto. In tutti questi anni lo abbiamo lasciato così com'era: all'interno c'erano ancora la branda, il tavolo e l'armadio. Io però non ci sono mai voluta entrare». Il bunker di cui parla Pierangela Crespi, maestra elementare in pensione di Treviglio, 64 anni, quarant'anni fa era stato per interminabili settimane la prigione di Luigi Rossi di Montelera, l'imprenditore torinese rapito alla fine del '73 e liberato, in realtà per un'incredibile combinazione, dalla Guardia di finanza il 14 marzo 1974 in uno stanzino sotterraneo ricavato nell'interrato di una cascina posta al confine tra Treviglio e Calvenzano.

Ebbene proprio quella cascina, all'epoca del rapimento di proprietà del clan calabrese dei Taormina, organizzatori del sequestro (uno dei fratelli, Giacomo, era stato infatti coattivamente confinato nella città della Bassa), da qualche giorno non esiste più. È stata demolita dalle ruspe per lasciare spazio alla linea ferroviaria ad alta velocità, la Tav, che attraverserà la pianura bergamasca a pochi metri di distanza dalla Brebemi. E infatti in quello che ormai è l'ex parco attiguo al cascinale passa appunto anche la nuova autostrada.

Con la demolizione del cascinale, comprato nel 1988 da Giovanni Manenti, 59 anni, marito di Pierangela Crespi, se ne va un edificio che è stato teatro di uno degli eventi di cronaca nera tra i più importanti non solo della Bergamasca, ma di tutta Italia. Quando la Finanza liberò infatti Rossi di Montelera stava in realtà cercando una delle prigioni che avevano ospitato un altro sequestrato, il vigevanese Pietro Torielli, liberato giusto un mese prima: invece, a sorpresa, trovarono rintanato nell'interrato uno spaventato Rossi di Montelera.

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