Dal saluto fascista ai «padrini»
A Boltiere Testa ora alza il tiro

Dal saluto fascista alle foto raffiguranti due famosi «padrini» . Il popolare socialnetwork Facebook fa scatenare un'altra aspra polemica politica a Boltiere. E ancora una volta c'è al centro Maurizio Testa, l'ex vicesindaco di Boltiere.

Dal saluto fascista alle foto raffiguranti due famosi «padrini» . Il popolare socialnetwork Facebook fa scatenare un'altra aspra polemica politica a Boltiere. E ancora una volta c'è al centro Maurizio Testa, l'ex vicesindaco del paese lo scorso luglio passato in Consiglio comunale dal banco della maggioranza del Pdl a quello della minoranza con un nuovo gruppo: «Progetto Boltiere 2014».

Sul suo profilo Facebook Testa ha pubblicato una foto raffigurante il Don Vito Corleone interpretato da Marlon Brando, con la scritta «Arriverà il momento in cui ognuno avrà quello che si merita». E il Totò Riina interpretato da Claudio Gioè nella fiction «Il capo dei capi», con la scritta «Perdonare è bello ma vendicarsi è divino». Questione di gusti, si potrebbe dire, che non dovrebbe suscitare una polemica politica. Se non fosse che Testa sotto le due foto ha fatto una dedica.

Sotto Don Vito Corleone ha scritto: «Questo lo dedico alla Giunta di Boltiere». Sotto invece Totò Riina: «Al sindaco di Boltiere». Dediche che, per le frasi non proprio gentili, e l'accostamento a due simboli (nella finzione e nella realtà) della malavita organizzata e dei suoi «valori», non ha fatto certo piacere a chi le ha ricevute.

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