Protesta da Zingonia a Bergamo
Costruito un muro sul Sentierone

Hanno distribuito volantini, steso striscioni con scritte come «Riqualificazione non fa rima con demolizione, Zingonia libera», costruito un muro con cemento e mattoni e sparso sulla strada mobili, tappeti e elettrodomestici. Protesta a Bergamo dei residenti nelle torri di Zingonia.

Hanno distribuito volantini, steso striscioni con scritte come «Riqualificazione non fa rima con demolizione, Zingonia libera», costruito un muro con cemento e mattoni e sparso sulla strada mobili, tappeti e elettrodomestici. Protesta a Bergamo dei residenti nelle torri di Zingonia.

Il «Comitato dei residenti delle torri di Zingonia» sabato 12 gennaio si è fatto sentire di fronte alla sede della Regione, sul Sentierone. Una cinquantina di persone, tra italiani e stranieri, residenti nei sei condomini Anna e Athena di Zingonia (le cosiddette torri), hanno protestato contro il masterplan per la riqualificazione del quartiere che prevede la demolizione delle loro case.

Il loro timore è di finire a vivere per strada. «Il masterplan - ha affermato Claudio Ceruti, sostenitore del comitato dei residenti delle torri- prevede che solo il 50 per cento degli abitanti dei sei condomini (circa un centinaio, ndr), dopo la loro demolizione, saranno ricollocati in case Aler. Gli altri si troveranno in strada con in mano la cifra ridicola prevista come risarcimento per ogni casa, dai 15 ai 20 mila euro. E cosa potranno fare solo con questi soldi?».

Dopo la protesta il passo successivo del comitato dei residenti delle torri sarà, come annunciato nei giorni scorsi, presentare un ricorso al Tar per chiedere la nullità dell'accordo di programma del masterplan.

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