I Comuni guidano la rivolta
«No al tributo per la bonifica»

Permane la linea dura di alcuni Comuni della Bassa verso il Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli. Si sono schierati contro la nuova tassa (partita nel 2012) attinente alla tutela idraulica, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio.

Permane la linea dura di alcuni Comuni della Bassa (capofila Soncino) verso il Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli (nato nel 1990). È trascorso un anno da quando Torre Pallavicina, Pumenengo, Calcio, Fontanella e Barbata sollevarono unanime polemica contro la nuova tassa (partita nel 2012) attinente alla tutela idraulica, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio anche di questi Comuni, inclusi nella pertinenza del Consorzio a seguito della revisione dei piani di classifica.

Il balzello riguarda tutti i proprietari di immobili che si trovano in questi paesi (per somme superiori a 5 euro). Fulmineo è stato il «no» delle amministrazioni, che hanno bollato la tassa come ingiusta, perché non conforme alle esigenze dei loro territori.

Quell'opposizione ora si è formalizzata in due moduli che i cittadini contrari al pagamento, assumendosene la piena responsabilità, possono scaricare dai siti comunali: si tratta di un'«Istanza d'annullamento in autotutela» e di una «Comunicazione di pagamento sotto riserva», da inviare con raccomandata al Consorzio. In entrambi si esprime la propria contrarietà alla tassa.

Tutte le spiegazioni su L'Eco di Bergamo del 15 gennaio

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