Rubavano motori marini
In 9 finiscono in manette

Rubavano motori marini di ultima generazione nei cantieri o nei porti dei laghi di Piemonte e Lombardia e nell'alto Adriatico per trasportarli in Ucraina e venderli. Sono cinque ucraini e quattro moldavi, tutti clandestini, che vivevano in provincia di Milano e Varese.

Rubavano motori marini di ultima generazione nei cantieri o nei porti dei laghi di Piemonte e Lombardia e nell'alto Adriatico per trasportarli in Ucraina e venderli. Sono cinque ucraini e quattro moldavi, tutti clandestini, che vivevano in provincia di Milano e Varese.

Sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Verbania che hanno condotto le indagini, in collaborazione con colleghi di Torino, Varese, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Venezia e Treviso. Gli arresti sono stati eseguiti a Saranno (Varese), Seregno (Monza Brianza) e Milano.

Sono stati recuperati 14 motori e sequestrati cinque veicoli usati per i furti commessi sui laghi Maggiore, Orta e di Como. I nove arrestati, per furto e ricettazione fanno parte di due distinte organizzazioni criminali.

Il capo degli ucraini era V. K., 39 anni. Era lui a tenere i contatti con i moldavi, i cui capi erano V. C., 27 anni, e N. M., ventiseienne. L'indagine sono state il prosieguo dell'attività della scorsa estate, quando quattro ucraini erano finiti in carcere per il furto di motori marini a Belgirate (Verbania).

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