Albino, muore a soli 26 anni
Mercoledì l'addio a Riccardo

È morto fra le braccia del suo papà, per un malore improvviso che lo ha colpito mentre si preparava per andare al lavoro. Riccardo Schena, di Albino, aveva 26 anni ed era un ragazzo sano, appassionato di sport: da anni giocava a basket.

È morto fra le braccia del suo papà, per un malore improvviso che lo ha colpito mentre si preparava per andare al lavoro. Riccardo Schena, di Albino, aveva 26 anni ed era un ragazzo sano, appassionato di sport: da anni giocava a basket e nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo tragico come quello di ieri mattina.

Tutto è successo poco prima delle 8 nella casa della famiglia Schena, in via Crespi 27. Riccardo, secondo le ricostruzioni, come tutte le mattine si era alzato per andare al lavoro - da un anno era apprendista in un'agenzia commerciale nell'hinterland - ma dopo aver fatto colazione ha avuto un mancamento.

Soccorso dal padre Dario, dopo un accenno di ripresa ha perso i sensi: la situazione è apparsa grave e il papà ha avvisato il 118, adoperandosi per fargli il massaggio cardiaco in attesa dei soccorritori. Ad Albino sono giunte un'automedica da Bergamo e un'ambulanza della Croce Verde di Colzate, partita da Gazzaniga: gli operatori sanitari lo hanno intubato e sottoposto a tutte le manovre di rianimazione, ma purtroppo non sono riusciti a salvarlo. Riccardo è morto tra le braccia del padre per arresto cardiaco.

Oltre al papà, lascia la mamma Tina, la sorella Chiara di 28 anni, i parenti e tanti amici, in particolare quelli della sua squadra di basket: la Seriana Basket (già Polisportiva Desenzanese) con la quale giocava nel campionato di Prima divisione. Il suo ruolo in campo era quello di «pivot», il centro.

«L'amore della sua vita era il basket - racconta il padre, agente di commercio -: Riccardo era uno sportivo e non ha mai avuto particolari problemi di salute, quello che è successo ci ha sconvolti, anche perché nei giorni scorsi si era sottoposto a una visita medica avvertendo difficoltà respiratorie, che però erano state attribuite ad un forte stato d'ansia. Non ho comunque voluto che si facesse l'autopsia».

Riccardo amava anche i viaggi e l'anno scorso era stato in California: «Un sogno realizzato - spiega il papà - per lui che voleva confrontarsi con il mondo e capirlo». Perito elettrotecnico, era approdato nel settore del commercio seguendo le orme del padre, anche lui agente di commercio: «Si occupava del reparto magazzino - racconta il padre - ed è stato apprezzato subito: di recente il titolare lo aveva premiato insieme ad altri colleghi arrivati prima di lui».

I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15 nella parrocchiale di Albino, partendo in auto dalla casa di via Crespi.

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