Gatto «Yes» scompare da Grone
Trovato dopo 6 mesi nel Comasco

Ritrovato a sei mesi dalla sua scomparsa a cento chilometri da casa e in buona salute. È la storia di Yes, un bel gattone bianco e rosso di due anni, sparito in agosto da Grone, in Valle Cavallina, e arrivato sino a Montano Lucino, alle porte di Como.

Ritrovato a sei mesi dalla sua scomparsa a cento chilometri da casa e in buona salute. È la storia di Yes, un bel gattone bianco e rosso di due anni, sparito in agosto da Grone, in Valle Cavallina, e arrivato sino a Montano Lucino, alle porte di Como.

Il micio è stato avvistato qualche giorno fa dai volontari dell'associazione Lida, che si prendono cura della colonia felina comasca, in uno spazio aperto a ridosso di un vivaio dove cuccette e pappe sono assicurate ai randagi della zona.

«Appena ho capito che era nuovo del giro, e che era un gatto domestico, l'ho portato dal veterinario, che ha scoperto che il gatto aveva un microchip identificativo grazie al quale siamo risaliti ai proprietari», racconta Massimiliano Monti. Il veterinario ha rintracciato la prima padrona di Yes, Samoa Fichera, tutrice a Zandobbio di una colonia di una decina di felini. «Yes è un trovatello cresciuto a casa mia sino a quando non gli ho trovato un padrone, un amico di Grone – racconta Samoa –. Il giorno del ritrovamento mi hanno chiamata nel pomeriggio e la sera ero già a Como a riprenderlo».

Non fosse stato per il microchip e non avesse trovato sulla sua strada i volontari di Montano Lucino, il gatto non sarebbe tornato a Grone e ora Guglielmo Bassi non racconterebbe quanto sia bello riaverlo a casa dopo sei mesi di lontananza. I primi giorni di agosto Yes sparisce dalla villetta di Grone dove abita con il padrone e i genitori di quest'ultimo. Un gatto libero, abituato a uscire quando vuole per andare a caccia nei prati o a trovare i vicini, sempre pronti ad allungargli qualche prelibatezza. Il gattone ha buon carattere e fa amicizia facilmente con gli sconosciuti, abitudine che deve essere all'origine della sua disavventura. «All'arrivo dei primi turisti, un giorno Yes sparisce – racconta Guglielmo –. Sono convinto che qualcuno se lo sia portato a casa, l'abbia tenuto con sé sino alle feste di dicembre e poi se ne sia liberato, o forse Yes è scappato, ma certo non è arrivato sul lago di Como da solo». La lunga assenza da casa non sembra averlo provato.

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