Twitter e Facebook sul sito comunale
Treviglio, è polemica con il sindaco

Il sindaco di Treviglio usa la propria pagina del nuovo sito comunale per inserire i «post» di Facebook e Twitter e le minoranze lo accusano di usare scorrettamente uno strumento istituzionale.

Il sindaco di Treviglio usa la propria pagina del nuovo sito comunale per inserire i «post» di Facebook e Twitter e le minoranze lo accusano di usare scorrettamente uno strumento istituzionale. «Dietro questa azione non c'è la democrazia ma l'uomo di potere», hanno commentato i rappresentanti consiliari del Pd e della lista «Ariella Borghi sindaco», ieri in subbuglio per la fresca azione del primo cittadino Giuseppe Pezzoni e quindi pronti a render note pubblicamente le loro considerazioni, con una tradizionale conferenza stampa e non attraverso internet. Ariella Borghi, Daniela Ciocca e Francesco Lingiardi hanno puntato il dito contro il sindaco che a soli quattro giorni dal varo del nuovo sito ne avrebbe subito approfittato, per far sapere pubblicamente alcuni aspetti del suo pensiero.

L'attacco politico
«Il sindaco mette gli stessi commenti, in discussione sui social network, anche sul sito del Comune. In pratica lo fa in modo univoco e unidirezionale - hanno spiegato gli esponenti dell'opposizione - senza contraddittorio e la possibilità di interagire su un sito istituzionale». È questo infatti l'aspetto che più alimenta la polemica: il sindaco nella sua pagina istituzionale riporta, selezionando, quanto già apparso su quella dei social netrwork ma sul sito del Comune gli interlocutori non possono dire la loro.

Il codice
I rappresentanti di Pd e Abs hanno letto l'articolo 12 del decreto legislativo relativo al Codice dell'amministrazione digitale (Cad) che riporta: «Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione». Secondo i consiglieri di minoranza l'articolo non sarebbe rispettato: «Pezzoni usa il sito del Comune per fini rivolti al culto della propria personalità».

La replica

Pronta la risposta dello stesso sindaco: «Attualmente la pagina ospita solo e ben evidenziate le due rubriche dedicate ai post della mia pagina pubblica su Facebook e ai tweet. Non ho alcuna intenzione di eliminarle - ha evidenziato Pezzoni - anzi, credo sia necessaria una maggiore integrazione tra sito del Comune e social network, magari rendendo più accattivante la grafica e mantenendo, come ora, il costo di gestione per il Comune pari a zero». Giuseppe Pezzoni ha per di più anticipato: «Sto predisponendo altri contenuti specifici per la pagina, che intendo animare periodicamente proprio perché possa essere un ulteriore elemento di comunicazione diretta con i cittadini, a beneficio dei quali l'amministrazione comunale ha approvato il piano di trasparenza che li rende sempre più informati e possibili protagonisti».

Fa. Bo.

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