Sacchetto con merenda sul bus
Il giudice «assolve» l'autista

Tenere con sé (sul bus) un sacchetto di cibarie per colmare i fastidiosi vuoti di stomaco che ti assalgono durante l'orario di lavoro non costituisce illecito disciplinare, specie se ciò non influisce sulla prestazione resa dal lavoratore (un autista).

Tenere con sé un sacchetto di cibarie per colmare i fastidiosi vuoti di stomaco che ti assalgono durante l'orario di lavoro non costituisce illecito disciplinare, specie se ciò non influisce sulla prestazione resa dal lavoratore.

È un interessante principio sancito dal giudice del lavoro di Bergamo che si è pronunciato a favore di un iscritto al sindacato Fast Conf Sal, dipendente come autista dell'Autoservizi Zani Evaristo srl.

L'uomo era stato visto scaricare dal pulmino aziendale un sacchetto contenente generi alimentari, che utilizzava per consumo personale. Assai afflittiva la punizione che ne era seguita: quattro giorni di sospensione dal lavoro e dallo stipendio, nonostante un'anzianità di servizio di oltre 25 anni, priva della più piccola macchia.

Il giudice ha ritenuto illegittima la determinazione del datore di lavoro, annullando in toto la sanzione disciplinare e condannando l'Autoservizi Zani alla integrale rifusione delle spese di lite.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 5 febbraio

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