Questura, richieste di cittadinanza
La Cgil: 6.000 le pratiche in attesa

Per chiedere la cittadinanza italiana un immigrato deve dimostrare di aver vissuto nel nostro Paese per 10 anni. Ma non tutti sanno che dal momento in cui viene presentata la richiesta possono passare da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni per avere la risposta.

Per chiedere la cittadinanza italiana un immigrato deve dimostrare di aver vissuto nel nostro Paese per 10 anni. Ma non tutti sanno che dal momento in cui viene presentata la richiesta possono passare da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni per avere la risposta.

La denuncia arriva dalla Cgil: i dati raccolti dal sindacato in Questura dicono che negli uffici della polizia di Bergamo sono in giacenza 6.000 pratiche, 1.400 delle quali si sono aggiunte nel corso del 2012. Orazio Amboni, del dipartimento immigrazione del sindacato, ha ricordato che Bergamo è la quinta provincia d'Italia per presenza di stranieri, e questa è la causa dell'esplosione del numero delle pratiche.

Anche nelle altre province la situazione, secondo la Cgil, pare essere negativa: a Bergamo, in particolare, le lungaggini sono dovute principalmente al ridotto numero di operatori ai quali queste pratiche sono affidate.

Alla conferenza stampa nella quale sono stati illustrati i dati sono state portate anche alcune testimonianze. Spicca quella di una ragazza i cui genitori avevano chiesto la cittadinanza: dopo vari anni l'hanno ottenuta; solo che lei, a causa delle lungaggini, nel frattempo era diventata maggiorenne. Così ora dovrà ripresentare da capo tutta la documentazione: perché, insieme ai genitori, diventano cittadini italiani i figli, ma solo se minorenni.

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