Al Caffi nuovi laboratori
per i piccoli della Neuropsichiatria

Come «trasformare in bellezza la problematicità». Da qui la collaborazione tra il Museo Caffi e l'Atelier dell'Errore, per la realizzazione di laboratori dedicati ai piccoli degenti della Neuropsichiatria.

Presentato nella mattinata di giovedì 7 febbraio il progetto dell'Atelier dell'errore, ovvero come «trasformare in bellezza la problematicità». Si tratta di un progetto che vede la collaborazione fattiva del Comune di Bergamo, del Museo Caffi, dell'Istituto di Geologia; del Rotary Club Bergamo Ovest, l'Atelier dell'Errore Onlus e la Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXXIII.

Il Museo di Scienze Naturali Caffi, con i suoi circa 100.000 visitatori all'anno, per la vastità e l'eccezionalità delle sue collezioni, costituisce motivo di vanto per la città di Bergamo. Oltre ai percorsi espositivi delle sale permanenti, nel museo durante l'anno vengono allestite mostre temporanee ed abitualmente vengono proposte attività didattiche di laboratorio per i più giovani ed iniziative culturali aperte al pubblico.

Quanto esposto al Caffi è fonte di ispirazione per le attività progettate dall'Atelier dell'Errore Onlus nella realizzazione di nuovi progetti sensibili ad alcune problematicità dell'utenza, con un obiettivo condiviso: rendere accessibili a tutti le proposte culturali offerte. Oggi i visitatori nelle sale espositive possono intraprendere un percorso che permette di esplorare il museo attraverso l'uso dei sensi. Questo allestimento, attraverso didascalie con sistema di scrittura braille, rende accessibili anche ad un pubblico di non vedenti o ipovedenti alcuni aspetti selezionati delle collezioni museali. Il contatto diretto con i reperti, attraverso un approccio tattile, amplifica i processi di apprendimento coinvolgendo il fruitore anche attraverso la sfera emotiva e facendo diventare il percorso di conoscenza un processo vissuto in modo attivo.

Il museo ha registrato in questi anni un incremento generale nel numero di visitatori e tra questi un'inaspettata percentuale è costituita da piccoli gruppi di fruitori con difficoltà psico-cognitive che, quasi con cadenza costante, vengono in museo accompagnati dai propri educatori. Il recente allestimento del «GeoLab», aula di laboratorio con vocazione didattica allestita lungo il percorso espositivo del museo e in una porzione all'aperto dell'adiacente Parco la Crotta, è la risposta ad una nuova e crescente necessità: impegnare i nuovi spazi del museo non solo per lo svolgimento delle attività sempre più frequenti con le scuole, ma da destinare alla collettività.

Proprio in tal senso si è sviluppata la collaborazione e la condivisione del progetto «Atelier dell'Errore a Bergamo» che ha portato alla formulazione di una nuova proposta culturale che ha avvicinato nuove tipologie di utenza destinando gli ambienti del museo ad iniziative fortemente radicate nel sociale.

In programma quindi laboratori di attività espressive a servizio dei piccoli pazienti assistiti dalla Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXXIII. Per questo primo semestre, l'attività dell'Atelier sarà proposta ad una quindicina di ragazzi, suddivisi in tre gruppi, che frequenteranno un'ora di laboratorio ogni settimana, il giovedì pomeriggio. Questa prima fase di sperimentazione consentirà agli organizzatori, agli operatori, ai giovani pazienti e alle rispettive famiglie di testare e mettere a punto il modello più efficace e utile alla valorizzazione della creatività espressiva dei ragazzi, per pianificare l'organizzazione del calendario di attività, per l'anno didattico 2013/2014. Naturalmente, il punto fermo che lega idealità, esigenze e aspettative di tutti gli enti coinvolti nel progetto, è la partecipazione completamente gratuita alle attività di Atelier dell'Errore per i ragazzi selezionati, al fine di garantire un servizio concreto alla città e nella fattispecie ad una delle sue componenti più fragili e deboli.

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