L'albanese ucciso a Campagnola
Si cerca uno spacciatore latitante

È indagando sull'omicidio di Sabaudin Bregu, l'albanese di 34 anni di Villa di Serio ucciso lo scorso giugno a Campagnola, che i carabinieri sono riusciti a scoprire e sgominare una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione.

È indagando sull'omicidio di Sabaudin Bregu detto «Muci», l'albanese di 34 anni di Villa di Serio ucciso lo scorso giugno a Campagnola (Bergamo), che i carabinieri sono riusciti a scoprire e sgominare la presunta banda dedita allo sfruttamento della prostituzione fra Lallio, Dalmine e Osio, mettendo a segno cinque arresti la scorsa settimana.

Un particolare che conferma l'orientamento degli inquirenti a caccia dell'assassino dell'albanese: il delitto, probabilmente, è maturato nell'ambito di una guerra tra bande, dedite anche allo spaccio di stupefacenti.

Gli investigatori avrebbero puntato l'attenzione su un albanese indicato come conoscente di Bregu e sospettato di essere uno spacciatore. L'uomo, stando a quanto sarebbe emerso nel corso delle indagini, era in grado di approvvigionarsi di cocaina, la cui vendita veniva poi affidata ad alcuni connazionali fra cui – è il sospetto di chi indaga – anche Bregu.

Ora questo albanese è ricercato: su di lui pende infatti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione.

Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 20 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA