La seconda vita di Piazza Pontida
Buon cibo e tavolini all'aperto

Piazza Pontida che si è risvegliata, piazza Pontida che si è lasciata alle spalle il mortorio di anni fa e che persino la sera risulta animata. Si è formato in questo ultimo periodo un «distretto enogastronomico» che favorisce incontro, socialità.

Piazza Pontida che si è risvegliata, piazza Pontida che si è lasciata alle spalle il mortorio di anni fa e che persino la sera risulta animata. Si è formato in questo ultimo periodo un «distretto enogastronomico» che attira gente, che favorisce incontro, socialità. Un volto nuovo. All'inizio, otto anni fa, c'era solo il kebab.

«Quando siamo arrivati, nella piazza la sera era il deserto. Abbiamo cominciato il nostro lavoro, abbiamo lavorato con serietà proponendo il kebab, ma anche altri piatti della tradizione palestinese. E i bergamaschi hanno risposto bene. Subito dopo di noi ha aperto il bar qui accanto, l'Art Caffè». Rami Hindi ha 31 anni, è nato a Nablos, vicino a Betlemme. Rami è uno dei due titolari di «Al Sultan», il piccolo ristorante da asporto che ha portato a Bergamo la cucina mediorientale. Al Sultan e Art Caffè sono sbarcati in piazza nel luglio del 2005, hanno fatto da apripista. Un anno e mezzo fa è arrivato il Maialino, pochi mesi orsono ha aperto «Biif», ristorante e pizzeria, accanto alla bottega che vende preziose sculture in ceramica.

Ultima arrivata è la zupperia da Sigi che ha aperto meno di un mese fa. Continua Rami Hindi: «Siamo molto contenti che siano arrivati altri negozi, altre iniziative, altri ristoranti. Così finalmente questa piazza Pontida prende vita, comincia a popolarsi anche la sera. Non è vero che ci rubiamo il lavoro, anzi, aumenta la capacità di attirare persone, clienti. Da pochi giorni sotto il portico accanto ha aperto anche un panificio, sono tutti fattori di vitalità». E non solo il panificio: da qualche settimana c'è anche «Dolcemente», negozio dove si trova tutto quello che serve per preparare torte e dolci.

Lo conduce Laura Spagnolini che ogni giorno arriva da Milano per stare nel suo negozio. Dice: «Mi piace questo posto, la piazza è suggestiva. Ho pensato di aprire un negozio di questo tipo anche perché con la crisi la gente i dolci preferisce farseli in casa. Organizziamo anche dei corsi di "cake design"» Le ultime aperture Dal kebab alle buone zuppe italiane. Da meno di un mese, all'imbocco del vicolo dei Dottori ha aperto la «Zuppa di Sigi», locale dove si preparano zuppe per tutti i gusti. Ma delle zuppe parliamo nell'articolo accanto. Erminia Nodari è sbarcata con il suo «Art Caffè» in piazza Pontida quando «Al Sultan» era aperto da pochi giorni.

Racconta: «La piazza allora era piuttosto apatica, girava poca gente. Io e mio marito abbiamo una piccola torrefazione a Fornovo San Giovanni. Volevamo un caffè che fosse in sintonia con le nostre idee. Un caffè che fosse anche vetrina dei nostri prodotti. Un luogo aperto, dove non ci fossero barriere, infatti il nostro bancone è sottile e mobile, posato su ruote di bicicletta... Credo che abbiamo seminato bene se dopo otto anni questo lato della piazza si è arricchito di diversi altri esercizi pubblici... Mi sono così affezionata alla piazza che da tre anni ci vivo anche!». Sei mesi fa, accanto all'Art Caffè, ha aperto «Biif», ristorante e pizzeria di marca napoletana.

Dice il direttore, Gaetano Vitale, 27 anni: «Facciamo parte della società che a Bergamo gestisce la Caprese. Il nostro "Biif" privilegia la carne, ma prepariamo anche primi piatti e la pizza al metro. Bergamo è una città esigente, ma se lavori bene ti ripaga. Per ora siamo soddisfatti. La collaborazione con gli altri esercenti è ottima. Vorremmo ampliare la zona esterna, vorremmo che la piazza e questa parte di via diventassero isola pedonale, vorremmo organizzare iniziative, dare più vita a questa parte di Bergamo che è così suggestiva. Il fatto è che qui la sera è ancora un po' mogia, soprattutto dopo le nove...».

Sempre in piazza si annovera l'avvio, dopo mesi di chiusura, del nuovo bar «P.40», una classica caffetteria che apre la mattina alle 7,30 e chiude alle 19,30, ogni giorno, è gestita da una società che si occupa di ristorazione automatica e che ha avviato anche l'attività di caffetteria tradizionale. Un esercizio meno tradizionale è «Il maialino di Giò» che ha aperto i battenti un anno e mezzo fa. Il maialino Dice Nicola Dambelli: «Avevamo l'idea di valorizzare i prodotti tipici italiani, i salumi in particolare, abbinandoli agli aperitivi. La nostra è una salumeria dove si viene per degustare, per l'aperitivo, per acquistare e portare a casa il prosciutto. L'esperimento sta andando benissimo, abbiamo deciso di aprire nuovi punti. I prossimi saranno a Brescia e Cremona. Quando siamo arrivati in piazza Pontida c'erano il caffè e il kebab. Siamo partiti subito bene. L'apertura del «Biif» e adesso della zupperia porta altro movimento, altri clienti. Dobbiamo fare uno sforzo per collaborare, "metterci in rete" e promuovere la piazza. Potrebbe darci una mano anche il Ducato di Piazza Pontida, dovremmo trovarci, ragionare... Devo segnalare anche la presenza di tanti turisti stranieri, soprattutto fra marzo e ottobre».

Se Piazza Pontida ride, gli altri borghi non piangono. Ci sono nuove idee, botteghe e negozi di nicchia che sembrano dare nuovo slancio alle vecchie contrade della città. Ne parleremo.

Paolo Aresi

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