Lovere, iniziati i lavori di restauro
alla basilica di S. Maria in Valvendra

Sono iniziati a Lovere gli interventi di restauro della quattrocentesca Basilica di Santa Maria in Valvendra finanziati con l'otto per mille per un importo complessivo di euro 1.140.377,37. I lavori conservativi suddivisi in undici lotti dureranno un anno e mezzo

Sono iniziati a Lovere gli interventi di restauro della quattrocentesca Basilica di Santa Maria in Valvendra finanziati con l'otto per mille per un importo complessivo di euro 1.140.377,37.

"Con l'aggiudicazione delle gare d'appalto - commenta il sindaco Giovanni Guizzetti - sono iniziati i lavori di restauro conservativo di uno dei maggiori capolavori rinascimentali di tutta la Lombardia, che da secoli rappresenta un elemento di arricchimento unico ed ineguagliabile del nostro tessuto urbano, religioso e culturale.

"L'assegnazione di oltre un milione di euro - ricorda Luigino Ruffini, Presidente della Fondazione Santa Maria in Valvendra- è stata possibile grazie alla perseveranza della Fondazione, che ha presentato richiesta di accesso ai fondi dell'otto per mille dello Stato ininterrottamente dal 2007 al 2010. Un contributo, inoltre, che si aggiunge ai numerosi fondi e finanziamenti ottenuti in questi anni per il restauro e la conservazione della Basilica. Tra questi: 600 milioni di lire ricevuti alla fine del 1999, sempre tramite l'8 per mille, per il restauro della volta, della cappella dedicata alla Madonna e della parete di destra della chiesa; nel 2011, 250.000 euro a fondo perduto dalla Fondazione Cariplo a fronte di interventi di restauro dell'edificio per un ammontare complessivo di 500.000 euro; le elargizioni e le donazioni di privati, grazie alle quali è stato possibile effettuare interventi a lungo attesi quali, ad esempio, il rifacimento dell'impianto di illuminazione, il restauro della Cappella di San Giuseppe e la realizzazione e la posa delle nuove campane. Sei cappelle laterali, otto dipinti ad olio su tela dell'abside, l'ancone ligneo dorato della pala d'altare e il protiro: questi i tesori da salvaguardare oggetto dell'intervento di restauro".

"Lavori che sono stati suddivisi in undici lotti, dieci dei quali di tipo conservativo e uno per i ponteggi. Alla fine dello scorso mese di dicembre - spiega l'arch. Francesca Chierici, Responsabile dell'Area Manutenzioni e Lavori pubblici del Comune di Lovere - i lavori sono stati assegnati mediante gara pubblica ad invito a otto ditte lombarde specializzate del settore, che hanno presentato offerte con ribassi sul prezzo di gara di varia entità. Non è pervenuta alcuna offerta valida, invece, per l'intervento di restauro del protiro, i cui lavori ad ogni modo confidiamo di poter assegnare presto. Per garantire il regolare svolgimento dell'intervento, è stata disposta la chiusura al pubblico della Basilica per tutta la durata dei lavori".

"A tal proposito - segnala don Tiberio Cantaboni, curato di Lovere. - come Parrocchia dallo scorso 17 febbraio abbiamo sospeso la celebrazione di tutte le funzioni religiose nella Basilica in considerazione dell'impossibilità di poter celebrare la S. Messa in condizioni di massima sicurezza e decoro e al fine di preservare gli arredi e le suppellettili sacre".

I lavori saranno realizzati nell'arco di un periodo stimato di 18 mesi e saranno diretti dalle due soprintendenze competenti nelle persone della dott.ssa Amalia Pacia, per la Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per la Lombardia occidentale, e dell'arch. Gaetano Puglielli, per la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali per la Lombardia occidentale.

Gli interventi di restauro sulle varie opere saranno di tipo conservativo e richiederanno interventi differenziati. Come illustrato dalla dott.ssa Silvia Conti, il restauro delle sei cappelle interesserà perlopiù dipinti parietali eseguiti con tecnica a fresco per una superficie approssimativa di circa 250 metri quadrati per ogni cappella.

All'interno di ognuna di esse saranno inoltre restaurate altre opere, di varia natura, a titolo di sconto sulla base di gara. Una modalità, quest'ultima, che consente di ottenere, con il medesimo finanziamento, una maggiore quantità di opere restaurate. Oltre ai dipinti collocati nell'abside, tutti eseguiti ad olio su tela di ampia metratura, approssimativamente da 16 a 20 metri quadrati per ognuno, a titolo di sconto saranno restaurate anche le 14 stazioni della Via Crucis. In aggiunta al restauro dell'ancona della pala d'altare, opera scultorea lignea dorata e policroma, saranno eseguiti interventi su di un altare e quattro statue lignee policrome sempre a titolo di sconto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA