Lombardia, Maroni prepara la giunta
In settimana i nomi degli assessori

In attesa della proclamazione e, di conseguenza, del passaggio di consegne formale con Roberto Formigoni, il presidente eletto della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sta prendendo contatto con la «macchina» istituzionale di cui sarà responsabile.

In attesa della proclamazione e, di conseguenza, del passaggio di consegne formale con Roberto Formigoni, il presidente eletto della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sta prendendo contatto con la «macchina» istituzionale di cui sarà responsabile.

A quanto si è appreso, il leader della Lega ha incontrato i funzionari di massimo grado di Palazzo Lombardia, a partire da Nicola Sanese, segretario generale della Regione. Nella trattativa sulla Giunta regionale lombarda che sarà guidata da Roberto Maroni, Pdl e Lega probabilmente decideranno di vietare il doppio incarico fra assessore e consigliere. «È un'ipotesi che stiamo valutando, Maroni lo sta chiedendo anche a noi, sarebbe un orientamento positivo» ha spiegato il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, al termine di una riunione del partito nella sede di viale Monza, a Milano.

Dalla riunione sono emerse indicazioni su quello che il Pdl porterà al confronto con la Lega, per chiudere la composizione della Giunta entro la settimana. Il partito di Berlusconi punta a una squadra di 14 assessori (contro i 16 previsti come massimo di legge), con uno o due sottosegretari: 7 per l'area Lega-Lista Maroni, 7 per Pdl-Fratelli d'Italia. Di nomi sui futuri assessori, conversando coi giornalisti, Mantovani non ne ha fatti. Di certo, il Pdl è sicuro di esprimere l'assessore alla Sanità e il presidente del Consiglio regionale, ruoli che nell'era Formigoni erano invece spettati alla Lega.

Con un commento: «È finito il tempo degli amici e delle veline», ha avvertito Mantovani ricordando la precedente stagione del centrodestra. Adesso se ne apre una, assicura Maroni, che fa rima con trasparenza.

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