Iniettori dei furgoni: il nuovo oro
Concessionari nel mirino dei ladri

Non sono luccicanti, ma valgono tanto oro quanto pesano. Si tengono chiusi, non in un portagioie, ma in un cofanetto. Anzi, in un cofano. E vanno a ruba, nel vero senso della parola. Non sono gioielli, ma iniettori. Gli iniettori dei motori.

Non sono luccicanti, ma valgono tanto oro quanto pesano. Si tengono chiusi, non in un portagioie, ma in un cofanetto. Anzi, in un cofano. E vanno a ruba, nel vero senso della parola. Non sono gioielli, ma iniettori. Gli iniettori dei motori.

Questi componenti meccanici nelle ultime settimane sono diventati l'oggetto del desiderio dei ladri. Oltre trenta i mezzi presi di mira da lunedì a ieri mattina in tre concessionarie della città. Dopo la banda del rame, che sottrae il cosiddetto oro rosso dai cavi elettrici e dalle grondaie per poi rivenderlo, ora imperversa la banda degli iniettori.

Gli ultimi a subire il furto di questi pezzi (inseriti nei cofani, convogliano il carburante), la concessionaria Iperauto di via Mozart, in zona Malpensata. A riprendere il colpo scattato attorno all'1 il sistema di videosorveglianza. La banda ha preso di mira i furgoni Transit in esposizione nel cortile. I ladri hanno infranto i vetri e dall'abitacolo hanno aperto i cofani. Poi hanno depredato otto mezzi degli iniettori, solitamente quattro per ciascun motore.

A spiegare il perché di questi particolari crimini, un autoriparatore: «Gli iniettori sono molto costosi, arrivano anche a 600 euro. Potrebbe esserci quindi un mercato nero. Nel mirino finiscono soprattutto i furgoni perché su quelli nuovi sono più facili da asportare». Una pratica che però non tutti sono in grado di compiere: «Bisogna sapere dove mettere le mani - chiude - un meccanico ci può anche mettere mezz'ora per estrarli».

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