Oggetti sacri razziati nelle chiese
Rivenduti sul web, due denunciati

Cinque chiese bergamasche sono tra le «vittime» di un ladro seriale di reliquie, che ha compiuto almeno 13 furti in tutta la Lombardia per un valore di circa 30 mila euro. Dopo i colpi l'uomo rivendeva su siti internet di aste telematiche gli oggetti rubati.

Cinque chiese bergamasche sono tra le «vittime» di un ladro seriale di reliquie, che ha compiuto almeno 13 furti in tutta la Lombardia per un valore di circa 30 mila euro. Dopo i colpi l'uomo rivendeva su siti internet di aste telematiche gli oggetti rubati e ad acquistarli era sempre lo stesso soggetto: un antiquario con un negozio a Pistoia, che poi collocava a sua volta su internet le reliquie, a un prezzo triplicato.

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Monza li hanno fermati e indagati (il primo per furto aggravato, il secondo per ricettazione), mentre si stavano scambiando un borsone pieno di reliquie in Stazione centrale a Milano. Le indagini, durate due mesi, hanno avuto inizio dal controllo dei siti web delle aste del settore.

Il ladro sarebbe un 30enne, nullafacente e incensurato. Avrebbe rubato 57 reliquie, perlopiù ostensori e reliquiari contenenti le vestigia dei santi. Le chiese in cui è stato accertato il furto sono 13, in tutta la Lombardia. Tuttavia gli inquirenti ritengono che il trentenne abbia effettuato almeno il doppio dei colpi, anche perché ci sono 31 oggetti di cui è ancora in corso la tracciabilità.

Il primo furto in assoluto è stato compiuto nella Bergamasca il 27 maggio 2011, nella chiesa di San Rocco a Brignano. Il ladro ha portato via un putto scolpito in legno su base circolare dell'altezza di 39 centimetri e una porticina da tabernacolo in legno, raffigurante Cristo con corona di spine, di 44 centimetri per 23.

La seconda chiesa bergamasca a subire una razzia è stata quella di San Giovanni, a Vidalengo, frazione di Caravaggio, nell'agosto 2012. In questo caso è stato asportato un calice in metallo argentato e dorato, alto 21 centimetri.

Sempre nell'agosto 2012, tra il 10 e il 15, è stata la volta della chiesa di San Lorenzo martire, a Ghisalba. Qui sono state rubate sette chiavi antiche di varie dimensioni. Poi è toccato alla chiesa di San Lino papa martire, a Lurano. A sparire, il 2 novembre dello scorso anno, è stato un reliquiario a ostensorio in ottone a fusione, argentato e parzialmente dorato, contenente le reliquie di San Giuseppe e San Giovanni Battista.

Infine, non è stata risparmiata la chiesa di Sant'Alessandro, a Seriate. Il furto, avvenuto in una data imprecisata nel 2012, riguarda un ex voto rettangolare con la scritta in oro GR (grazia ricevuta), con una cornice in legno di 16 centimetri per 20,5.

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