Torri dell'area ex Sace, un giallo
Dopo tre anni l'accordo è fermo

Nonostante l'accordo del giugno 2010 e la realizzazione ormai in fase avanzata della cosiddetta palazzina direzionale, la porzione residenziale del piano integrato di intervento relativo all'area ex Sace, quello delle famose torri, è ancora in alto mare.

Nonostante l'accordo del giugno 2010 e la realizzazione ormai in fase avanzata della cosiddetta palazzina direzionale, la porzione residenziale del piano integrato di intervento relativo all'area ex Sace, quello delle famose torri, è ancora in alto mare.

Dopo la presentazione del progetto rivisto e corretto in base alle modifiche concordate proprio nel giugno 2010 (12 mila metri cubi in meno e altezze fino a un massimo di 7 piani), ma respinto dalla commissione urbanistica con la richiesta di ulteriori aggiustamenti, non si è visto più nulla.

E ora, a poco più di un anno dalla scadenza del mandato, l'amministrazione Tentorio si trova con uno dei suoi cavalli di battaglia azzoppati. Della serie: senza una nuova variante urbanistica, resterebbe sì la transazione tra il Comune e l'Immobiliare Conca Fiorita, ma formalmente il piano sarebbe quello tanto contestato durante l'ultima campagna elettorale, altezze comprese.

«Stiamo sollecitando l'operatore affinché venga presentato il nuovo piano – ribadisce l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta – il precedente era stato ritenuto inadeguato per via della collocazione degli edifici e per il loro impatto: è evidente che diminuendo le altezze va individuata una nuova distribuzione dei volumi a terra».

«L'aggiornamento – replica il progettista Alberto Bertasa – è in fase di elaborazione. Entro l'anno verrà presentato, certo bisogna considerare il periodo non certo favorevole all'avvio di interventi di questo genere e di questa portata».

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