Disgelo Papa Francesco-Kirchner
Si parla anche delle Falkland

Un aiuto per la soluzione della crisi delle Falkland. Per riportare Gran Bretagna e Argentina attorno al tavolo del dialogo proprio come, nel 1978, riuscì a fare Giovanni Paolo II scongiurando una guerra tra Cile e Argentina sulla sovranità delle isole del canale Beagle.

Un aiuto per la soluzione della crisi delle Falkland. Per riportare Gran Bretagna e Argentina attorno al tavolo del dialogo proprio come, nel 1978, riuscì a fare Giovanni Paolo II scongiurando una guerra tra Cile e Argentina sulla sovranità delle isole del canale Beagle.

È questa la richiesta che la presidenta argentina Cristina Kirchner ha inoltrato lunedì 18 marzo a papa Francesco, incontrandolo in Vaticano. E sancendo, in un lungo e «informale» pranzo, una sorta di disgelo con Jorge Mario Bergoglio, fino a poco tempo fa arcivescovo di Buenos Aires con il quale il governo argentino aveva avuto più di un dissapore.

«Ho chiesto a papa Francesco di intercedere tra Argentina e Gran Bretagna per agevolare il dialogo sulle Malvinas», ha spiegato la Kirchner ai cronisti, utilizzando il nome «argentino» delle Falkland e ponendo l'accento su una questione riemersa proprio nei giorni scorsi quando l'arcipelago, con un referendum, ha espresso la propria fedeltà alla corona britannica.

E chissà se il «caso Falkland» non abbia aiutato il pontefice e la Kirchner a spingere sul giusto binario un incontro preannunciato come delicato ma subito iniziato con un informale scambio di regali. La presidenta ha infatti donato al suo connazionale un kit per il mate («mi piace amaro», ha confessato il papa) e un poncho di vigogna «perché si copra dal freddo europeo», mentre Francesco ha contraccambiato con una maiolica raffigurante l'immagine di San Pietro e un dono «personale, una rosa bianca, in rappresentanza di Santa Teresita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA