Il vescovo Beschi con gli ammalati
Palme, processione sotto la pioggia

«Eccellenza, voleva collaudare il nostro nuovo ospedale?». Con questa battuta, il vescovo Francesco Beschi, dopo la Messa, domenica pomeriggio nell'ospedale Giovanni XXIII, si è rivolto al cardinale Julio Terrazas Sandoval, arcivescovo di Santa Cruz.

«Eccellenza, voleva collaudare il nostro nuovo ospedale?». Con questa battuta, il vescovo Francesco Beschi, dopo la Messa, domenica pomeriggio nell'ospedale Giovanni XXIII, si è rivolto al cardinale Julio Terrazas Sandoval, arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, ricoverato in Chirurgia.

Il cardinale doveva presiedere la Messa a Nembro. Nella notte, però, per alcuni postumi di un intervento chirurgico effettuato tempo fa in Bolivia, è stato ricoverato al Giovanni XXIII. Le sue condizioni sono migliorate.

«Sono molto contento delle attenzioni ricevute – ha risposto sorridendo il cardinale –. Ora però ho fretta di tornare in Bolivia». Erano presenti Carlo Nicora, Peter Assembergs e Laura Chiappa rispettivamente direttore generale, direttore amministrativo e direttore sanitario, oltre all'arciprete di Nembro don Santino Nicoli.

Palme, processione e celebrazioni
«Portiamo nel cuore un'attesa. In questi giorni, mesi, anni, stiamo condividendo, pur in modi diversi, l'attesa della conclusione di un momento difficile, vissuto con sconcerto, rabbia, rassegnazione, smarrimento, solitudine, oppure nell'impegno nel far vivere l'energia rimasta. I chiodi di Gesù Cristo offrono speranza profonda e legami con gli altri perché nessuno si senta solo».

Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, domenica mattina in Cattedrale, nella Messa delle Palme. In precedenza, i fedeli si sono riuniti nella chiesa del Carmine per la benedizione degli ulivi, impartita dal vescovo.

Sotto la pioggia è poi iniziata la processione verso la Cattedrale, dove è stata ascoltata la Passione secondo l'evangelista Luca.

«Abbiamo appena vissuto momenti che aprono la Settimana Santa — ha detto il vescovo all'omelia —: la distribuzione e la benedizione degli ulivi, il cammino verso la Chiesa Cattedrale. Poi il grande silenzio condiviso nel momento dell'annuncio della morte del Signore. Anche in quel momento, Gesù Cristo continua a illuminare quella notte tragica con parole stupende di perdono. La sua Croce continua ad accompagnarci con amore indissolubile».

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