Dalle auto ai fornelli a 66 anni
La nuova vita di Nuccio Longhi

Chi ama correre su lunghe distanze sa che nel momento di crisi si devono stringere i denti, bisogna rallentare, recuperare fiato ed energia per ripartire ed arrivare alla meta. Forse la passione per maratone e mezze maratone ha abituato Nuccio Longhi a superare le difficoltà.

Chi ama correre su lunghe distanze sa che nel momento di crisi si devono stringere i denti, bisogna rallentare, recuperare fiato ed energia per ripartire ed arrivare alla meta. Forse la passione per maratone e mezze maratone ha abituato Nuccio Longhi a superare le difficoltà per riprendere lentamente l'andatura.

«Ho avuto la fortuna di poter sfruttare la mia grande passione per la cucina nel momento in cui mi sono trovato senza lavoro, dopo che la mia azienda con una storia lunga 46 anni è fallita», racconta l'uomo, titolare fino al 2011 di una delle storiche concessionarie d'auto di Bergamo, che portava il nome del padre Gustavo.

«È stato un grande dolore chiudere l'attività - confessa -. Dopo quell'evento, a 66 anni potevo o piangermi addosso o reinventarmi. Ho scelto questa seconda strada sfruttando la grande fortuna di aver frequentato nella mia vita numerosi corsi di cucina».

E da passione che portava Longhi ai fornelli una/due volte al mese per preparare piatti per gli amici, l'arte culinaria è diventata una professione. Nuccio Longhi è ora un cuoco a domicilio: «Il menù viene concordato con i padroni di casa, io poi faccio la spesa, arrivo con le mie pentole e strumenti, cucino, e me ne vado lasciando tutto in ordine. Posso preparare una cena dall'aperitivo al dolce per una cifra di 25 euro a persona».

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