Romano di Lombardia: in azione
i clonatori di tessere postamat

Ancora in circolazione i clonatori di tessere postamat, entrati in azione venerdì 29 marzo per spillare a un ignaro correntista di Romano 600 euro, quanto risulta da un acquisto poi fatto in un punto vendita di Castel Mella, nel Bresciano.

Ancora in circolazione i clonatori di tessere postamat, entrati in azione venerdì 29 marzo per spillare a un ignaro correntista di Romano 600 euro, quanto risulta da un acquisto poi fatto in un punto vendita di Castel Mella, nel Bresciano.

Vittima un operaio quarantenne, che sabato 30 nel verificare il saldo del suo conto corrente ha registrato l'ammanco, non corrispondente a una sua spesa. Il correntista, nel ritirare regolarmente alcune banconote dallo sportello delle Poste di Romano, si è accorto che nell'elenco dei prelievi appariva appunto la voce relativa a un pagobancomat mai eseguito.

Da qui la denuncia ai carabinieri della stazione di Romano, tra l'altro chiamati sabato, per combinazione, dal direttore dello stesso ufficio postale cittadino insospettivo dopo avere individuato alcuni elementi che potrebbero ricondurre a una recente e probabile clonazione delle carte postamat.

Il responsabile delle Poste ha infatti notato che in corrispondenza della tastiera e dello sportellino che eroga banconote e legge le smart card, c'era del materiale collante, presumibilmente utilizzato da parte dei clonatori per attaccare il ben noto e ingannevole «skimmer». Si tratta di un sistema di lettura delle tessere magnetiche predisposto da esperti informatici per l'acquisizione dei codici e, quindi, per poter manomettere le carte.

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