La neve salva un po' il ponte
Crisi e meteo allontanano i turisti

La crisi e il meteo con freddo e pioggia. Non è stato sicuramente un ponte di Pasqua e Pasquetta felice per albergatori e ristoratori in Valle Brembana. Si sono salvati parzialmente soltanto i ben and breakfast sul fronte della ristorazione. Pochi milanesi, quasi tutti stranieri.

La crisi e il meteo con freddo e pioggia. Non è stato sicuramente un ponte di Pasqua e Pasquetta felice per albergatori e ristoratori in Valle Brembana. Si sono salvati parzialmente soltanto i bed and breakfast sul fronte della ristorazione. Pochi milanesi, quasi tutti stranieri.

È un sintetico bilancio. C'è stato un po' di sole domenica e la pista ciclabile da Zogno a San Giovanni Bianco è stata frequentata, ma gli alberghi sono rimasti prevalentamente vuoti, così come le seconde case. Buona invece l'affluenza sulle piste da sci - in condizioni ottimali - in Alta Valle Brembana e nei rifugi il giorno di Pasqua.

Ma la mancanza d'incolonnamenti sulla provinciale 470 ha testimoniato inequivocabilmente che non è stato un ponte preso d'assalto. Del resto, con un tempo così non si poteva immaginare il contrario.

Nel giorno di Pasquetta il meteo ha retto in Val Seriana e in Val di Scalve. Niente sole, ma nemmeno la pioggia. Una sciata sul monte Pora è stato lo svago più gettonato del ponte pasquale. Più presenze il giorno di Pasqua, meno a Pasquetta, anche perché non è piovuto, ma le temperature rigide hanno invitato i turisti a frequentare più i ristoranti dei rifugi che le piste da sci.

La neve ha comunque contribuito di attutire i colpi della crisi, visto che di turisti non appassionati di sport invernali se ne sono visti inevitabilmente pochi. Non molti gli stranieri, mentre i proprietari di seconde case, se sono arrivati, sono rimasti due, tre giorni al massimo. Nessuna coda nemmeno sulle strade.

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