Sottopasso pronto da 8 anni
Ma è ancora chiuso a Verdello

Le parti sono distanti, e non di poco: più di 100 mila euro. Secondo Rfi (Rete ferroviaria italiana) per sistemare il sottopasso ferroviario in via Don Minzoni, a Verdello, servono circa 120 mila euro, cifra che la società si è già dichiarata disposta a stanziare.

Le parti sono distanti, e non di poco: più di 100 mila euro. Secondo Rfi (Rete ferroviaria italiana) per sistemare il sottopasso ferroviario in via Don Minzoni, a Verdello, servono circa 120 mila euro, cifra che la società si è già dichiarata disposta a stanziare.

Secondo il Comune invece ne servono almeno 220 mila, di cui non vuole versare nemmeno un euro: «L'infrastruttura non è mica comunale, è di Rfi» ha sempre sottolineato il sindaco di Verdello Luciano Albani. A questo punto quindi non è più possibile, come è stato fatto più volte negli ultimi due anni, nemmeno azzardare una previsione su quando il sottopasso in via Don Minzoni aprirà.

L'infrastruttura è stata realizzata nell'ambito del raddoppio della ferrovia Bergamo-Treviglio ovest, inaugurata a maggio 2005. Tra un mese quindi si celebrerà una ricorrenza che non può lasciare indifferenti: saranno otto anni che il sottopasso è stato completato senza mai essere aperto né alle auto né ai camion: è stato infatti realizzato con altezze e dimensioni adatte a consentire anche ai mezzi pesanti di superare la linea ferroviaria.

Il motivo della mancata apertura è noto: ogni volta che piove il sottopasso rischia di allagarsi perché il sottofondo del manto stradale ha ceduto, schiacciando i tubi di scarico collegati alle caditoie. Il problema è stato individuato dal Comune e riconosciuto da Rfi dopo qualche iniziale perplessità. Ormai però sono più di tre anni che la problematica è stata notata e non si è ancora fatto nulla, ad eccezione di qualche «assaggio» del terreno proprio per vedere la situazione del manto stradale sotto l'asfalto.

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