Partorita di nascosto in casa
neonata in prognosi riservata

Probabilmente è stata una gravidanza nascosta, quella di una giovane di 23 anni. Il parto è stato spontaneo, a casa, e la neonata è stata trovata dalla sorella della neomamma sul pavimento, come se fosse un bambolotto. Ora la piccola è in prognosi riservata.

Probabilmente è stata una gravidanza nascosta, quella di una giovane di 23 anni. Il parto è stato spontaneo, a casa, e la neonata è stata trovata dalla sorella della neomamma sul pavimento, come se fosse un bambolotto. Ora è in prognosi riservata al nuovo ospedale.

La notizia è stata comunicata dal Commissariato di Treviglio che ha raccontato il drammatico episodio. Sabato 6 aprile una pattuglia della questura è intervenuta all'ospedale di Treviglio in quanto erano state appena ricoverate una donna di 23 anni e sua figlia, partorita in casa circa un'ora prima. Il personale dell'ambulanza, per poter salvare la neonata, aveva provveduto a intubarla aiutandola nella respirazione.

La bambina era in gravissime condizioni. Cianotica, in ipotermia, con cordone ombelicale strappato e non tagliato e con presunto trauma da caduta. Praticamente in prognosi riservata. Per le gravissime condizioni, dopo le cure urgenti del caso, la neonata è stata trasportata al nuovo ospedale di Bergamo per tentare tutto il possibile per salvargli la vita.

La 23enne era in stato di shock e non molto lucida su quanto accaduto. Dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori, recatisi subito nella casa della neomamma, sembra trattarsi di una gravidanza nascosta - per paura - ai genitori e agli altri familiari e di un parto spontaneo avvenuto tra le mura della propria abitazione all'improvviso quando la ragazza, presa dalle doglie, non era molto cosciente di quanto stava accadendo.

La sorella più grande, anche lei neomamma da meno di un mese, l'ha trovata nel letto in stato di confusione e con le lenzuola sporche di sangue; pochi istanti dopo ha notato il corpicino inanimato della piccola buttato per terra sul pavimento della stanza, che veniva indicato dalla puerpera - a dimostrazione dello stato confusionale - come un «bambolotto».

Per fortuna la sorella maggiore non si è fatta prendere dal panico e con rapidità ha sollevato la bambina per i piedi, infilandole un dito nella bocca per abbassare la lingua e stimolando il corpicino fino a quando, poco dopo, la neonata si è animata iniziando a respirare con un pianto liberatorio.

Tenuto conto del grave pericolo di vita in cui versa ancora la bambina e di come la 23enne sia riuscita a nascondere la gravidanza per tutti e nove i mesi, sono ancora in corso i necessari accertamenti delle forze dell'ordine al fine di stabilire se risultano delle responsabilità o delle negligenze su quanto accaduto.

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