Nel 2011 il bergamasco Bourifa
fu il primo degli europei in gara

Il tricolore ha sventolato sul podio di Boston una volta sola con l'olimpionico Gelindo Bordin nel 1990. Ma anche il 42enne maratoneta dell'Atletica Valle Brembana, Migidio Bourifa, si è classificato primo degli europei nella 115ª edizione del 2011.

La maratona di Boston, teatro ieri dei tragici eventi con le esplosioni che hanno causato morti e feriti all'arrivo nella centralissima Copley Square, è la più antica e forse prestigiosa del mondo. Quella corsa ieri era la 117ª edizione. La gara è stata vinta dall'etiope Lelisa Desisa tra gli uomini (2h10'22") e dalla keniana Rita Jeptoo tra le donne (2h26'25").

La Boston Marathon si svolge ogni anno dal 1897 nel Patriots' Day, il terzo lunedì di aprile ed è una delle sei World Marathon Majors, a cui partecipano appassionati o corridori professionisti di ogni parte del mondo. Insomma, una vera e propria festa popolare che oltre agli altleti richiama ogni anno circa 500 mila spettatori provenienti da mezzo mondo. Alla prima edizione erano solo 18 concorrenti, ieri al nastro di partenza si sono presentati oltre 20.000 atleti. In occasione del centenario, toccò in assolto il più alto numero di maratoneti, con oltre 38 mila iscritti (e ben 35.868 atleti arrivati al traguardo).

Pubblico enorme Un «colpo» al cuore alla cultura del sacrificio, della fatica «per quella che è la culla della maratona» così ha reagito Bordin alla notizia delle esplosioni. Il campione olimpico vinse l'edizione nel 1990, allorché il maratoneta veneto si impose con una gara in rimonta, stabilendo anche il proprio primato personale con 2 ore 8 minuti e 19 secondi. Alla maratona nel 2011 prese parte anche il bergamasco Migidio Bourifa, dove si piazzò al 14° posto.

Si classificò anche primo dei Master e con il miglior piazzamento tra gli europei in una delle gare più veloci di sempre. «La maratona di Boston è una delle più antiche e prestigiose corse del mondo e abitualmente molti italiani si recano nella capitale dello Stato del Massachusetts per correrla», spiegano alla Fidal (la Federazione italiana di atletica leggera) nel commentare il forte «richiamo» della gara in ogni parte del mondo.

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