La nuova «Carrara» è pronta
In mostra seicento opere

Si svela la nuova Carrara. È un viaggio virtuale in attesa di tornare a varcarne la porta, a perdersi in quelle sale piene di storia e arte che per oltre duecento anni hanno conservato (e torneranno a conservare) un patrimonio unico.

Si svela la nuova «Carrara». Un viaggio virtuale in attesa di tornare a varcarne la soglia, a perdersi in quelle sale piene di storia e arte che per oltre duecento anni hanno conservato (e torneranno a conservare) un patrimonio unico.

Saranno seicento le opere esposte tra dipinti, oggetti e sculture, cento in più rispetto al passato, che si articoleranno su due piani (2.650 metri quadrati) in un percorso rigoroso, essenziale, funzionale. Un allestimento pulito, elegante, capace di coinvolgere il visitatore. Le opere verranno esposte in ossequio alle indicazioni della commissione culturale comunale. Le collezioni storiche – Carrara, Lochis, Morelli e altri – saranno comunque identificabili, ma ricomposte secondo un criterio cronologico e tematico. «Ogni ambiente sarà un piccolo museo a sé» annuncia l'architetto Attilio Gobbi, incaricato di predisporre l'allestimento dalla Fondazione Credito Bergamasco che finanzia l'operazione con 1 milione e 250 mila euro.

Il progetto definitivo è pronto e venerdì verrà depositato in Comune. Luci a led ad altissima resa come nei più grandi musei, colori uniformi, pannelli come integrazioni di pareti, didascalie su basamenti leggermente inclinati capaci anche di nascondere ogni elemento tecnologico di disturbo e sistema si sicurezza delle opere all'avanguardia.

Il restyling è concluso, il cantiere è alla rifiniture.

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