Centinaia di penne nere
in festa all'adunata di Covo

Centinaia di alpini hanno invaso festosamente Covo per il nono raduno delle penne nere della Bassa Bergamasca e l'inaugurazione della nuova sede delle penne nere locali. L'adunata ha chiuso una serie di cerimonie e di iniziative che sono cominciate il 25 aprile

Centinaia di alpini hanno invaso festosamente Covo per il nono raduno delle penne nere della Bassa Bergamasca e l'inaugurazione della nuova sede delle penne nere locali. L'adunata ha chiuso una serie di cerimonie e di iniziative che sono cominciate già il 25 aprile scorso. Gli alpini bergamaschi ma non solo, erano rappresentati da una cinquantina di gagliardetti dei vari gruppi.

La nuova sede di Covo è stata realizzata dagli alpini locali guidati da Basilio Probo, trasformando un edificio al rustico, ricevuto in comodato dall'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Redondi. Il gruppo di Covo porta il nome del commilitone Luigi Pinetti morto alcuni anni fa, alla vigilia del suo trentesimo compleanno. Per tutta la cerimonia lo scomparso è stato ricordato da un tricolore con il suo nome e la scritta –presente-.

E' stata la figlia Roberta Pinetti a fare da madrina per il taglio del nastro della nuova sede nel parco comunale di via Del Barco, dopo la benedizione impartita dall'arciprete di Covo don Sergio Maffioli. Alle 10 la celebrazione della Messa presieduta da don Sergio Maffioli e concelebrata con il bergamasco don Flavio Riva cappellano militare alpino ad Aosta e si è conclusa con la recita della preghiera dell'alpino e il canto –Signore delle cime-.

Fra gli intervenuti, il sindaco Carlo Redondi, l'ufficiale Francesco D'Aniello, i militari del 24° reggimento, prossimo alla partenza per l'Afganistan, Davide Frigeni e Carlo Maccalli presidente dell'Associazione alpini di Bergamo.

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