Bergamo capitale della Cultura
«I turisti cresceranno del 50%»

Bergamo è sulla buona strada. Ne è certa Gail Lord, specialista delle candidature a capitale europea della Cultura, ambito di cui si occupa dal 1985. È in occasione della Fiera dei librai che la Lord ha spiegato i primi step intrapresi da Bergamo.

Bergamo è sulla buona strada. Ne è certa Gail Lord, specialista delle candidature a capitale europea della Cultura, ambito di cui si occupa dal 1985. È in occasione della Fiera dei librai che la Lord, titolare insieme al marito Barry Lord della «Lordculture», società con sede a Toronto specializzata nella «creazione di capitali della cultura», ha spiegato i primi step intrapresi da Bergamo.

La Lordculture, insieme a Federica Olivares, consulente del Comune di Milano per Expo 2015 e docente all'Università Cattolica di Milano, è stata infatti incaricata dal Comitato promotore di redigere il dossier per la candidatura di Bergamo a capitale europea della Cultura 2019. Una candidatura che cresce su un humus già fertile: «Siamo a metà strada perché Bergamo ha già un income turistico molto positivo - spiega Gail Lord -. Le statistiche dimostrano che Bergamo è già una città molto forte dal punto di vista del turismo culturale. Chi viene per questo tipo di turismo resta più tempo, ha un livello economico e una formazione scolastica più alta. Il 50% dei turisti che vengono a Bergamo fanno parte di questa fascia, si deve far leva su questo. Inoltre i bergamaschi sono vivaci dal punto di vista imprenditoriale. Si deve creare un cuscinetto di comunicazione tra la cultura e l'economia, in modo che gli imprenditori siano stimolati a investire nella cultura».

I punti deboli
Oltre ai punti di forza, anche punti di debolezza: «Si devono migliorare i trasporti, le infrastrutture, i siti museali e l'offerta culturale, alzando il profilo a un livello internazionale, con gli standard dell'Unione Europea - sottolinea Gail -. Si deve anche far crescere l'orgoglio per la propria terra e le origini, per migliorare ancora di più ed essere un gioiello nella vetrina d'Europa». Sottolineato l'indotto economico che porterebbe un'eventuale vittoria: «Alcune città, come Graz e Weimar, dopo aver acquisito la candidatura hanno visto un aumento del turismo di oltre il 50% - spiega Gail -. La cultura può rilanciare l'economia, tenendo i giovani sul territorio con nuove opportunità. Si deve puntare sulla creatività delle persone, che è la chiave per la prosperità economica di un territorio, a maggior ragione a Bergamo, già molto forte nell'innovazione».

Coinvolgere la gente
Fondamentale per un buon esito della candidatura il coinvolgimento del territorio e della popolazione. Non solo in città ma anche in provincia. «Sto scoprendo la presenza di tantissime associazioni, i bergamaschi hanno moltissimi interessi - dice entusiasta Gail Lord -. Si deve creare una forte identità, coinvolgendo anche la provincia, ricca di cultura, in questo è fondamentale la comunicazione con i cittadini. A breve sarà messa on line una piattaforma web». E a chi in seguito della presentazione ha parlato di pubblicità e marketing, Gail ha risposto: «Non si tratta solo di slogan, ma di costruire qualcosa che resti nel tempo, non è un evento a spot». Le regole sono precise: «Sono cinque i fattori di successo - spiega Gail -. Il coinvolgimento della comunità, un concept originale, una struttura finanziaria sostenibile, una dimensione europea delle iniziative e un carattere duraturo: la candidatura deve lasciare qualcosa in eredità».

Diana Noris

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